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Che brutta aria che tira!

L’inquinamento, dentro

L’inquinamento non è solo fuori, anzi. L’aria interna degli edifici è fortemente condizionata da agenti chimico-fisici che dall’esterno vengono intrappolati e si accumulano come gas di combustione, particolato atmosferico aerodisperso, composti organici volatili, fumo passivo da combustione di tabacco e radon. All’interno delle case non mancano poi gli inquinanti di origine biologica quali pollini e spore delle piante, acari, batteri, funghi, alghe e alcuni protozoi, spesso ricollegabili a un eccesso di umidità e a una ventilazione inadeguata degli ambienti che favoriscono la concentrazione degli inquinanti. Tutti elementi in grado di ripercuotersi negativamente sul sistema respiratorio e di causare allergie e asma, disturbi alla cute e alle mucose esposte oltre che al sistema immunitario e cardiovascolare.

Poiché si calcola che nei Paesi sviluppati le persone trascorrano fra l’80 e il 90% della propria giornata in ambienti chiusi si comprende l’importanza cruciale di garantire una buona qualità dell’aria respirata in questi spazi. Per favorire abitudini virtuose e prevenire malanni la Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha elaborato un decalogo contro l’inquinamento “indoor”. Ecco quali sono i consigli da seguire: evitare temperatura e umidità elevate nelle abitazioni, aerare gli ambienti più volte durante la giornata (aprire le finestre almeno 2-3 volte al giorno per 5 minuti), utilizzare l’aspirazione mediante cappa o ventola quanto si cucina, effettuare una periodica manutenzione degli impianti di condizionamento, rimuovere le muffe utilizzando candeggina, utilizzare per la pulizia quotidiana della casa il più possibile prodotti naturali come aceto e bicarbonato, rimuovere i tappeti che sono ricettacolo di polvere, utilizzare un aspirapolvere di buona qualità che non rilasci polveri durante l’uso, limitare l’utilizzo della legna come mezzo di riscaldamento perché la sua combustione, in mancanza di sistemi di abbattimento degli inquinanti, rappresenta una fonte rilevante di emissione di composti nocivi e rispettare la normativa sul divieto di fumo in tutti gli ambienti pubblici.

Elena Correggia

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