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Furbetti, guerra e mediazione per la pace

L’Ordine n° 18 del 4 maggio 1917, apre con questo inciso “In forza del Decreto Luogotenenziale che limita la fabbricazione e l’uso della carta, siamo costretti anche noi a limitare il numero delle pagine del nostro giornale; da questo numero uscirà quindi alternativamente a 2 o a 4 facciate”. I tempi cambiano ma certe storture rimangono, da Povera Italia, rilevo che “L’On.le Ciccotti è ordinario di lettere all’Università di Messina. Ora dal 1908 al 1914 l’Università a Messina non esiste causa il terremoto, ma l’interessato per tre anni ebbe lo stipendio senza lavoro. Nei successivi anni 1912/13 – 1913/14 ad Università ricostruita, gli altri professori tennero le loro regolari lezioni, ma non così l’on.le Ciccotti, sempre assente, che comunque percependo 9.000 lire all’anno si è intascato nel periodo, ben 54.000 lire. È ben degno quindi di passare dalla università di Messina a quella di Napoli”. Sul numero successivo, col titolo La Nostra Guerra, vengono evidenziate tutte le operazioni belliche effettuate nella settimana, che vedono un intensificarsi di bombardamenti aerei da ambe le parti, nonché i soliti attacchi e contrattacchi terrestri
senza notevoli ripercussioni. Conferenze di Alleati – A Parigi i rappresentanti degli Stati dell’Intesa, hanno discusso sulla situazione ai fronti: alcuni sono per la guerra ad oltranza; altri per la pace ad ogni costo, anche separatamente con gli Imperi Centrali; e la terza naviga tra le due correnti suesposte. Vita Cattolica: – Domenica 6, all’oratorio Fede Azione, ebbe luogo una splendida festa durante la quale i nostri giovani scout fecero la solenne promessa: Mons. Villa, Vicario Generale, tenne loro un opportuno discorso su S. Giorgio, loro protettore.

 

Carlo Re 

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