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Collezionare per Credere – Bambole gemelle

Patty Pravo, quando si presentò travestita da bambola a San Remo, non avrebbe mai immaginato che quarant’anni dopo sarebbe stato del tutto normale possedere una bambola che riproduce le fattezze della piccola proprietaria. L’ultima tendenza è, appunto, un “clone”, che quasi ammicca al narcisismo. Ad aver lanciato, per prima, le Twin Dolls (“bambole gemelle”) è una ditta di Littletan, in Colorado. Poco più di cento dollari, una fotografia da inviare al produttore e il gioco è fatto. L’idea di un clone giocattolo nasce dai suggerimenti di un pediatra del pronto soccorso. Il dottore aveva notato che molte bimbe arrivavano in ospedale tenendo stretta la loro bambola preferita, per farsi coraggio e sentire meno la paura. Quando chiedeva loro perché proprio quella fosse la prediletta, tutte rispondevano: “È quella che mi somiglia di più”. Per ottenere il più alto grado di somiglianza con la bimba da riprodurre in scala è necessario inviare una foto dove siano ben visibili le fattezze del volto, il colore della pelle, gli occhi e i capelli. Gli “artisti” di My Twinn sono in grado di riprodurre, nel modo più somigliante possibile, le caratteristiche del viso, compresi eventuali nei, segni particolari o lentiggini. Alta quasi 60 centimetri, la bambola è dotata di un corpo molto morbido che le permette di assumere 18 pose differenti. Testa, gambe e braccia sono in vinile mentre gli occhi vengono realizzati in cristallo; non manca, poi, una selvaggia gamma di accessori, dagli occhiali da vista fino ai vestitini combinati in modo da rendere “l’effetto gemella”ancora più marcato. Se poi, col tempo, si vuole cambiare pettinatura, rinnovare il guardaroba o rimettere in sesto qualcosina, basta spedire la bambola al My Twinn Doll Hospital, una “clinica specializzata” dove il giocattolo può essere rimesso a nuovo ! Ovviamente con un listino dettagliato per ogni prestazione richiesta. Fra i raccoglitori odierni vanno sempre più di moda le bambole in silicone ultrarealistiche. Queste bambole, realizzate con silicone di alta qualità, hanno un aspetto talmente reale che, a prima vista, può risultare facile confonderle con un vero neonato! Per esempio, il marchio Corolle mostra una notevole accortezza alla percezione della pelle e al realismo degli occhi. Alcune persone le trovano inquietanti; inutile dire che agli esperti del settore come Antonella Mannarino, piacciono tantissimo! Dove scovare le bambole più rare, vere e proprie chicche da collezione, in città? Presso “Il Giocandolo” di via Caselli (zona Piscina).

 

Mara Ferrari

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