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Grigi, si riparte dai giovani

Nel momento in cui chiudevamo il giornale esattamente sette giorni fa, non sapevamo il risultato della gara di ritorno degli ottavi dei playoff. Sapevamo che non sarebbe stato semplice, perché non lo è mai. Ma nessuno o quasi si sarebbe aspettato quanto visto al Moccagatta. Per come era andata la gara di andata, dominata fino a una manciata di minuti dallo scadere, e per il vantaggio di poter contare sul fattore campo. Invece, a superare il turno, è stata – meritatamente – la Feralpisalò e ad attendere l’Alessandria ora non ci sono sorteggi, partite decisive da preparare o la speranza di poter realizzare un sogno. C’è da voltare pagina, ancora una volta. E ripartire. Come, lo ha spiegato martedì pomeriggio in conferenza stampa Luca Di Masi: «Mi soffermerei poco sul passato e mi concentrerei sul presente e sul futuro – le parole del presidente – Dobbiamo cercare di creare qualcosa di diverso e la volontà è quella di dare un’importanza maggiore ai giovani, nostri e non solo. Si parla tanto di loro e ci siamo messi in testa di voler fare qualcosa di serio e professionale che possa portarli a crescere. Naturalmente so che si tratta di un percorso diverso, da metabolizzare e capire: sappiamo quali possono essere i rischi, ma anche le soddisfazioni. Poi, si sa, il calcio è particolare e pure con i giovani si possono ottenere risultati di livello. Io ci credo fortemente e percorrerò il nuovo corso con il solito entusiasmo: abbiamo già contattato società importanti e dico che bisogna continuare, non ripartire, perché noi siamo sempre qui e io sarò ancora più presente, perché questa nuova visione richiede spalle larghe». Poi – dopo la conferma del direttore sportivo Massimo Cerri – il chiarimento sulla posizione di Marcolini: «Ci siamo incontrati oggi e non siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Lui, anche meritatamente, può provare ad ambire a categorie superiori e quindi non possiamo sposare insieme questo progetto. Lo ringrazio, perché ha lavorato benissimo: non possiamo ricordare solo l’ultima partita, ma le tante vittorie, comprese quelle che ci hanno portato alla conquista della Coppa Italia. Mi piacerebbe che il nuovo allenatore possa crescere insieme a noi, insieme al nuovo progetto che necessita ovviamente di tempo. So che la scelta non sarà semplice e stiamo valutando diversi profili: di sicuro dovrà saper valorizzare i ragazzi ed essere un educatore di menti, e non solo di gambe». Con quali obiettivi? «Sarebbe un’illusione dire che partiamo per i primi tre posti, ma crediamo che un simile percorso di crescita possa portarci ai playoff . In chiave mercato nessuno è escluso, valuteremo le singole posizioni, consapevoli che ci saranno giocatori esperti accanto agli under. Ma le valutazioni verranno fatte in base alla indicazioni della nuova guida tecnica». Martedì c’è stato il ‘rompete le righe’ per la squadra. Per quella che verrà ci vuole tempo. Con la chiusa, importante, di Di Masi: «Il calcio è emozione, sempre e a prescindere. Sono sereno, perché è un piano a cui penso da un po’: so che ci saranno momenti difficilissimi, ma sono pronto».

Marina Feola

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