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Strana la vita – Marengo e… il pollo

Se si dovesse attribuire la ricetta del “Pollo alla Marengo” alla leggenda, le prime vittime della battaglia non sarebbero stati i fucilieri delle prime linee, bensì un malcapitato polletto e due gamberi d’acqua dolce probabilmente pescati nel vicino Bormida. Altrimenti si può semplicemente pensare che questa ricetta nasca in epoca altrettanto antica, dove un connubio di ingredienti locali semplici ma sapientemente mescolati ha dato vita al famoso pollo. Basta infatti una parte di pollo, una di gamberi di fiume, una di passata di pomodoro, un po’ di vino, un uovo e del pane. Sicuramente un piatto completo, degno di dar forza a un imperatore prima della battaglia, o a un contadino a fine giornata. La leggenda vuole infatti che questo piatto nasca da una esigenza di Napoleone che colse il cuoco impreparato e sprovvisto di alimenti: cosa improbabile visto il numero di combattenti al seguito. Possibile più una carenza di viveri derivanti da una esistenza povera. Ma il bello sta nell’ingegno di chi l’ha creata a prescindere dalle esigenze di chi l’ha richiesta. È comunque curioso ricordare la storia di una città tramite le sue ricette condite da eventi che possono risultare più o meno veritieri. Al netto potremo ancora ricordare il nostro sfortunato ruspante quando assisteremo alla rievocazione della battaglia di Marengo, pensando che ormai i polli li troviamo senza grossi sforzi e senza fare grandi sacrifici, come le uova e tutto il resto. Non ci sono più guerre o battaglie epiche ma neanche i gamberi del Bormida: i veri protagonisti realmente leggendari di questa ghiotta storia.

Andrea Allegra

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