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Rioni senza frontiere

Sono stati mesi di fibrillazione per gli abitanti di San Salvatore. Gare, addobbi, vie colorate, sano campanilismo, goliardia e tanto spirito di appartenenza. Questi gli ingredienti fondamentali della prima edizione dei “Rioni senza frontiere 2018”. Dopo molte prove, che hanno reso protagonisti adulti, giovani e bambini, a trionfare è stato il rione Prelio. Abbiamo chiesto a Maura Demartini, una delle organizzatrici, di raccontarci meglio com’è andata.

Maura, da dove è partita l’iniziativa?
«L’idea è partita dal mio oratorio, il “Campanone”, ed è stata proposta poi a tutte le associazioni del paese. Molte di queste, con nostra grande soddisfazione, hanno aderito. E poi una decina di volontari ha portato avanti la manifestazione».

Come si è svolta?
«All’inizio abbiamo cercato di fare un’informazione quasi casa per casa, dividendo il paese in sei rioni, a ognuno dei quali è stato assegnato un colore. A febbraio abbiamo fatto una cena di autofinanziamento che ha smosso un po’ gli animi, facendo partire la manifestazione. Tre gli eventi che hanno preceduto la giornata finale: caccia al tesoro per i bambini nella giornata della festa del paese, con le squadre dei rioni che hanno così guadagnato punti; poi, a fine maggio, un torneo di calcio al campo sportivo del Monferrato, con altri punti in palio per la classifica. E infine gli addobbi, che hanno davvero coinvolto l’intero paese. Ogni abitante del rione doveva abbellire la propria zona in base al colore: qui la gente ha dato il meglio di sé, e anche i più titubanti si sono lasciati andare e hanno dato il loro contributo. Sabato la giuria ha visitato i rioni e domenica c’è stata la premiazione della gara fotografi ca, della gara di briscola e le sfide finali che consistevano in sei giochi. La somma dei vari punteggi ha decretato il vincitore, il rione Prelio. Ma sono stati molto bravi anche gli altri rioni: Bajarda, Cappuccini, Costiera, San Siro e Sant’Anna. In realtà, ha vinto San Salvatore».

Tutto questo ha fatto bene al paese?
«Sicuramente. Posso raccontare un aneddoto. In un rione sembrava che questa manifestazione non interessasse per niente… invece alla riunione per preparare gli addobbi si sono presentate moltissime persone. Il riscontro è positivo e il paese è già pronto per “Rioni senza frontiere 2019”».

Alessandro Venticinque

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