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Teologia – L’Humanae Vitae

La sua pubblicazione provocò un grande e controverso dibattito, come nessun altro documento pontificio. Era il 1968, il periodo della grande contestazione, quando Paolo VI promulgò il 25 luglio, l’enciclica Humanae vitae. Ancora oggi esistono discrepanze sulla valutazione morale dei metodi di regolazione delle nascite, ma con uno sguardo più ampio a tutto ciò che vive e cresce intorno alla sessualità, all’appartenenza di genere, alla maternità. Non è un caso, quindi, che l’Atism (Associazione teologica italiana per lo studio della teologia morale) abbia scelto per il suo XXVII congresso proprio il tema «Sessualità, differenza sessuale, generazione. A cinquant’anni da Humanae vitae». Teologhe e teologi sono giunti a Torino per un confronto aperto e costruttivo tra loro e con i numerosi relatori tra cui Gilfredo Marengo, Maurizio Chiodi, Lucia Vantini, Maurizio Faggioni, Gianpaolo Dianin. «Il convegno è stata l’occasione per inquadrare in una ragione teologica i tre aspetti amore, generazione e dimensione sessuale e di riflettere – sottolinea don Antonio Sacco – sull’Humanae vitae che ha avuto una genesi, una vita e ora è una proposta». Il congresso ha anche eletto il nuovo presidente per i prossimi quatto anni: il novarese don Pier Davide Guenzi, affiancato dal vicepresidente Salvino Leone, sposato padre e nonno, il primo laico a ricoprire un ruolo apicale nell’Atism, confermato, inoltre, il segretario don Salvatore Cipressa.

Chiara Genisio

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