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Collezionare per credere – Le scarpe sono evergreen

Se in passato un paio di Podio o quelle con le lucette rosse sul tallone erano il top dei desideri, i bambini di oggi hanno, invece, a disposizione un vero e proprio display luminoso in grado di proiettare delle mini-frasi sul tallone! Non c’è la solita gamma di frasi preconfezionate del tipo “vado forte” e “I love sport”, ma è il giovane utente a settarle con una sofisticata tecnologia.
Insomma pure la scarpa è diventata smart con lo slogan “write with the light” della Geox, un collegamento wireless e perfino la possibilità di connettersi a più scarpe con un’app…Sempre scomodando la tecnologia, da qualche anno risulta possibile applicare qualunque fantasia, immagine, colore e aggiungere ogni singolo dettaglio alle famose converse, vans e sneakers.
Una volta scelto il modello, il collezionista potrà configurare, attraverso un’apposita piattaforma web, la misura giusta, scansionando direttamente il suo piede e provando la calzata…
Proseguirà scegliendo tra i vari tessuti e personalizzazioni disponibili, commissionando così la scarpa a livello definitivo; il tempo d’attesa varia dalle due alle quattro settimane.
Sono davvero infinite le combinazioni a disposizione, dall’inserire piccole borchie e dal cucire elementi glitterati a disegnare a mano paesaggi dark, idoli sportivi, fiori, icone manga, simboli tribali…

Si ottengono, così facendo, pezzi unici e rari, caratterizzati da gusto ed estro, per interpretare lo street style in maniera, perché no, un po’ egocentrica.
Rispecchiando in toto la personalità di chi le indossa: scarpe disegnate insieme al cliente secondo le sue specifiche esigenze. Piace molto l’idea di customizzare una sneaker, ma non ci vuole solo molta inventiva: occorre una buona tecnica manuale. L’ultima che sta spopolando è lo sketch, uno schizzo prima di fare un disegno; sulle scarpe sportive consiste nel ridefinire tutte le linee con un pennarello (non troppo carico); ovviamente su di una scarpa totalmente bianca, questa tecnica esprime tutto il suo potenziale.

L’amico Fabio Borgoglio, collezionista di scarpe, aggiunge: “Che c’è chi è capace di aggiudicarsi, in aste online “da scarpe diem!”, calzature rarissime come quella sinistra indossata da Marty McFly durante la produzione di “Ritorno al futuro 2”, nell’ormai lontano 1989.
Le calzature rese famose dalla celebre pellicola sono state riprodotte solo un paio di volte a livello commerciale”.
Poi mi mostra, ai suoi piedi, delle Adidas che raffigurano copertine anni ‘60 di album di figurine Panini… L’ideale per andare allo stadio o per passeggiare fra le bancarelle della kermesse d’antiquariato cittadina.

Mara Ferrari

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