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Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria – L’università, motore di sviluppo del territorio

«Non aspettiamoci il miracolo subito, lo dobbiamo costruire insieme». Questa la frase del Rettore Avanzi che sintetizza la giornata organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria “La ricerca oggi: impatto economico e scientifico”, in collaborazione con l’Associazione Cultura e Sviluppo, Lamoro Agenzia di sviluppo del territorio e la Fondazione SolidAl Onlus, lunedì 19 novembre nella sala Conferenze Palatium Vetus ad Alessandria. Un messaggio ripreso da più voci, che hanno sottolineato la necessità di essere uniti e fare squadra intorno all’università che deve essere vissuta come motore di sviluppo per il territorio, per le ricadute che vanno dalla grande azienda al piccolo esercente. È stato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna che per primo ha sottolineato il valore degli studenti e dell’università e l’attenzione del territorio verso questa «industria», immateriale, ma dal grande impatto. Numerosi i saluti istituzionali, che hanno sottolineato questo concetto: il Prefetto di Alessandria Antonio Apruzzese, il presidente della Provincia di Alessandria Gianfranco Baldi, il presidente della Camera di Commercio di Alessandria Gian Paolo Coscia e il vescovo della Diocesi di Alessandria Guido Gallese.

Proprio Gian Carlo Avanzi, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale «Avogadro» , dopo aver illustrato le eccellenze raggiunte in termini economici con il Dipartimento di Medicina a Novara, ha evidenziato come questo processo sia ancora in corso anche a Novara. Daniela Bianco, Responsabile dell’area «Sanità e Farmaceutico» di The European House – Ambrosetti ha invece sottolineato com e’impatto della ricerca sia da misurare anche in termini di salute per il paziente, per la sua qualità di vita, nonché sulla sostenibilità complessiva del sistema, sia quello locale che quello sanitario in generale. Lorenzo Lener, direttore dell’Incubatore Enne3 ha invece posto in evidenza i risultati raggiunti grazie alla sinergia con il territorio. Nella seconda parte della mattinata, moderata da Antonio Maconi, presidente della Fondazione SolidAL, è stato posto l’accento sulla ricerca quale elemento di aggregazione tra soggetti e punto di forza per dare avvio a progetti sempre più qualificati: Leonardo Marchese, direttore Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Disit; Ferruccio Ponzano, professore Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali Digspes; si sono alternati nel fornire modalità operative di progetti in corso e proposte per dare avvio ad un modello che possa essere realmente vincente per la Città.

Nel passare alla concretezza, Carlotta Testa, direttrice Collegio Universitario Santa Chiara ha illustrato come la Diocesi abbia provato a dare una risposta agli studenti con la messa a disposizione di 20 posti, – in accordo con l’Università, per studenti che provengono ad oggi da Sicilia e Liguria, prevalentemente. In chiusura, la collaborazione e il supporto dei due centri che «producono» salute e necessitano di una stretta collaborazione con il neo corso di Medicina: Giacomo Centini, direttore generale dell’Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria che ha sottolineato la messa a sistema dell’attività di ricerca a supporto dei professionisti in Azienda e Luigi Vercellino, direttore Amministrativo Asl di Alessandria. È stato più volte citato lo studio del 2009 del professor Cassone sull’impatto in provincia che vede una ricaduta di circa 70 milioni di euro all’anno: l’auspicio è che attraverso la sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, questo impatto possa avere «moltiplicatore 3» e che possa essere dato avvio ad un ulteriore studio capace di misurare oggi quanto «vale» l’indotto generato dall’università.

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