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Grigi, il Pontedera per tornare a vincere

I tre punti restano un miraggio e il segno ‘X’ sembra essere fisso nel destino dell’Alessandria. Dopo le vittorie sfumate nel finale ad Arezzo per una magia individuale (di Cutolo al minuto 94) e in casa con il Novara per un errore difensivo (di Gjura al minuto 86, gol di Eusepi), a Busto Arsizio Gazzi e compagni non sono andati oltre lo 0-0, inanellando il pareggio consecutivo numero tre. Contro gli uomini di Javorcic, a pesare è stata soprattutto la cronica incapacità della squadra di andare a segno, specie se chi ha i numeri per farlo, come Santini, esita a volte a provarci, come nell’occasione capitatagli a una manciata di minuti dallo scadere. Certo, la fortuna non si può dire che arrida a mister D’Agostino, obbligato già alla vigilia a ridisegnare la formazione, complici la squalifica di Prestia e l’infortunio di Maltese, e costretto all’ultimo a rinunciare pure a De Luca, fermato da un risentimento muscolare: dentro quindi Talamo, con Gazzi in difesa, l’inserimento di Tentoni e l’esordio dall’inizio di Checchin. E proprio il centrocampista, al rientro dopo più di anno, colpito al volto da una violenta pallonata, ha dovuto trascorrere una notte in ospedale per accertamenti.

«Alla fine abbiamo conquistato un punto importante, viste le assenze – il commento del tecnico grigio – In un match difficile ha esordito Gerace, che è un 2001, e in fase di non possesso si è lavorato bene. Se mi chiedete se è il mio calcio vi rispondo di no, ma chiaramente devo adattarmi alle situazioni. Certo, uno come Santini in una situazione del genere deve tirare e mi dispiace molto per Checchin, che rientrava da un lungo stop. C’era comunque preoccupazione, perché venivamo da due partite toste e la terza, l’esperienza di Cuneo insegna, era complicata. Quando ci sono impegni così ravvicinati, la gestione è sempre delicata, perché non si deve dimenticare che i giocatori sono prima di tutto uomini. Abbiamo avuto sette gare, una più difficile dell’altra, giocate in un mese: con la rosa al completo le sfide si affrontano diversamente, ma l’atteggiamento resta lo stesso e sono convinto che per avere una classifica reale si debba aspettare il girone di ritorno».

Per ora, si deve registrare un cambio al vertice, con il Piacenza (33) che, grazie al successo ottenuto in casa sulla Lucchese, ha scavalcato la Carrarese (31), fermata tra le mura amiche dal Siena. Grigi (16) al quattordicesimo posto, che domenica (ore 14.30) ospiteranno al Moccagatta il Pontedera, 26 punti e reduce dalla sconfitta subita a domicilio per mano del Pisa.

Marina Feola

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