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Le (rare) domande che abbattono i nostri muri

Panama è un paese molto strano, in pochi chilometri puoi trovare grattacieli ultramoderni, baracche fatiscenti e case in stile coloniale. Dalle pubblicità al mondo del lavoro, dalla scuola allo sport, tutti ti dicono cosa devi fare per essere migliore e non ti chiedono cosa vuoi diventare. Sembra che le domande non abbiano più spazio nelle nostre vite. Eppure, migliaia di giovani hanno viaggiato per ore, da ogni parte del mondo per poter finalmente ascoltare questa rarità e rispondere a una delle domande più difficili: che cosa desideri per la tua vita?
Le domande sono diventate rare perché scuotono, ti obbligano a guardare oltre te stesso e a uscire dalla tua zona di comfort. Una domanda ben fatta ha la forza di farti voltare lo sguardo verso altre direzioni, a volte contrarie a quelle originali.

Una domanda ha il potere di abbattere quei muri che abbiamo costruito diventando “grandi” per difenderci dalle “cose brutte” ma che a lungo andare non fanno più scorrere le nostre vite. Papa Francesco lo sa bene e condisce i suoi discorsi ai giovani con domande profonde e semplici, alle quali è possibile rispondere con la stessa semplicità. E devo dirvi che la cosa che più stupisce è che loro rispondono con decisione e senza esitare. I giovani che hanno viaggiato con noi hanno risposto alle domande del Papa approfittando di questi giorni speciali, durante i quali, tra la fatica del cammino e la gioia degli incontri, hanno potuto abbattere i loro muri, abbandonare le loro fatiche e poter finalmente guardare al futuro.

Enzo Governale
@cipEnzo

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