Grigi, prima vittoria casalinga cercasi

Ancora una volta, per commentare le gare di questo campionato, siamo costretti a partire da episodi che con il campo nulla hanno a che fare. Non, però, per questioni legate a difficoltà societarie, per quanto anche stavolta si sia rischiato di non giocare per i noti guai della Lucchese (peraltro nel momento in cui chiudiamo il giornale per andare in stampa non conosciamo le eventuali decisioni assunte dal consiglio federale di ieri). Ci tocca al contrario partire da un episodio assurdo: la testata del tecnico rossonero Favarin (squalificato fino al 30 giugno) al vice allenatore grigio Gaetano Mancino è un gesto che nessuna provocazione, nessun diverbio verbale (nel comunicato ufficiale dell’Alessandria si ammette che «certamente sono volate parole grosse, esagerate e maleducate, e il comportamento di alcuni non è stato consono», ma si respinge con forza l’accusa di Favarin: «Nessun tesserato ha sputato addosso all’allenatore della Lucchese») può giustificare. Il mondo del calcio, che ciclicamente si interroga su come arginare fenomeni che in qualunque altro contesto sarebbero pesantemente sanzionati, e che invece allo stadio sembrano godere di una sorta di zona franca, deve riflettere su quanto la strada da fare sia lunga. E se l’esempio dato dai tesserati è quello di domenica, il percorso sarà ancora più complicato. Il campo, dal canto suo, ha detto che i grigi hanno ributtato al vento l’occasione di portare a casa tre punti, non riuscendo a chiudere un match partito nel migliore dei modi, con il doppio vantaggio nel primo tempo firmato Gemignani-Bellazzini. Peccato che il confronto si sia chiuso al minuto 92 con il gol di Provenzano del definitivo 2-2, dopo che in avvio di ripresa Isufaj aveva già accorciato le distanze.

Mister D’Agostino parla giustamente di due punti persi, ma resta fiducioso perché «prendetemi per pazzo – dice – ma quando tutti i giocatori avranno i novanta minuti nelle gambe, e saremo al massimo della condizione, penso che potremo raggiungere traguardi importanti». L’occasione per dimostrarlo arriva già domenica, perché se si vuole puntare a crescere non si può restare con lo zero nella casella delle vittorie in casa: al Moccagatta arriva il Pisa dei grandi ex Marconi e D’Angelo, che però sarà squalificato come pure il suo pari D’Agostino. Con il vice Mancino out per due giornate, sulla panchina grigia dovrebbe accomodarsi Massimo Cerri. Fischio di inizio alle 14.30. Intanto mercoledì sconfitta ai rigori con la Pro Vercelli nella gara di Coppa Italia di Lega Pro.

Marina Feola