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Il punto di vista – Il Papa? Sa anche ridere

«Saper ridere di sé stessi dà allegria e salva dalla tentazione del narcisismo» (Francesco – Il Papa delle prime volte di Gerolamo Fazzini e Stefano Femminis; edizioni San Paolo, Cap.11: Quel che Francesco dice di sé). Mi piace tanto l’affermazione del Papa che non finisce mai di stupirci, ma anche perché mi ricorda un’altra frase, di ignoto autore, con significato simile: «Fate ironia su voi stessi e non finirete mai di divertirvi». Meglio ancora: «Faccio ironia su me stessa e non finirò mai di divertirmi». Sorrido ad alcune battute scherzose pronunciate da papa Francesco… Sulla sua provenienza argentina ad una giornalista messicana dichiara: «Il mio è un popolo poco umile. Sai come si suicida un argentino? Si arrampica sopra il suo ego e si butta giù». A una domanda specifica di un intervistatore sulla rivalità storica tra Brasile e Argentina risponde che è ormai superata «perché abbiamo negoziato bene: il Papa è argentino e Dio è brasiliano». Nel novembre 2017 incontra in piazza San Pietro un gruppo di ragazze e indica la sua ricetta per le giovani in cerca di marito: «In Argentina si venera molto sant’Antonio, è il patrono delle ragazze che chiedono un fidanzato.

Quando hanno 20 anni, chiedono a sant’Antonio che venga, che tenga e che convenga. A trent’anni, se non è arrivato, tornano da sant’Antonio chiedendo che venga e che tenga. A quaranta, chiedono che venga, come sia». Papa Francesco, come sappiamo, non smette di chiedere di pregare per lui e di dichiararsi peccatore e riferendosi al suo confessore, padre Blanco, dice: «Non ho mai dovuto chiamare un’ambulanza per riportarlo indietro, spaventato dai miei peccati». All’incontro con i Gesuiti, riuniti a Roma per la 36esima Congregazione generale, con la sua spontaneità che ha conquistato il mondo intero, dice: «L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo» e il 20 novembre 2016 nell’intervista con TV 2000, a chiusura del Giubileo della Misericordia, afferma: «Il senso dell’umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni perché ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta. È un atteggiamento umano, ma è il più vicino alla grazia di Dio… È la capacità di essere un bambino davanti a Dio».

Benedetto umorismo, dunque! Quando si presenta l’occasione, mi rendo conto che non solo io mi diverto, ma faccio divertire anche l’altro che mi ascolta interessato. Parlare dei propri difetti, con un po’ d’ironia, fa capire che nessuno è superiore ad un altro perché siamo tutti uguali in dignità, diversi nei comportamenti e con talenti, uno solo, pochi o tanti, doni dello Spirito Santo che è giusto mettere al servizio della comunità in cui si vive. Papa Francesco accenna alla tentazione del narcisismo che può prendere ciascuno di noi ed è vero. È facile salire sul piedistallo quando si ricevono elogi; difficile è scendere, ma è possibile quando si diventa consapevoli che l’orgoglio reca guai per sé e per gli altri. Si diventa antipatici… Prendere, quindi, la vita con umorismo fa bene a tutti.

Adriana Verardi Savorelli

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