Alessandria: addio al sogno playoff

Dura poco l’avventura playoff per l’Alessandria, novanta minuti appena. Perché quella con la Pro Vercelli era la gara del tutto per tutto, del dentro o fuori, con un unico risultato possibile. Ma al Piola è chi ha due opzioni a disposizione a dimostrare subito di non voler fare calcoli e a passare in vantaggio (con Berra) dopo appena otto minuti. I grigi sono anche bravi a restare in partita e a riportare la situazione in parità alla mezz’ora con De Luca, ma nella ripresa sono l’autorete di Gazzi e la rete di Morra a scrivere la parola fine. Più squadra, la Pro Vercelli, inutile negarlo, e del resto quei 19 punti di distacco in classifica non possono essere un caso, al di là dei confronti diretti. Poi, certo, anche un po’ di fortuna, con un risultato finale forse eccessivo e su cui ha inciso fortemente l’autorete del capitano, quell’Alessandro Gazzi che è sempre stato il migliore dei suoi, un baluardo che spesso ha salvato la squadra da situazioni complicate e senza il quale si sarebbe ottenuto sicuramente qualche punto in meno. Insomma, un episodio, e più simbolicamente un’immagine, che manda in archivio una stagione tormentata sin dall’inizio.

«Questo è l’unico rammarico – ammette mister Colombo – Non poter sapere come sarebbero andate le cose senza quell’azione che, a livello psicologico, ha inciso ovviamente tantissimo. Al di là di tutto, però, bisogna riconoscere la superiorità della Pro, che ci ha messo sotto pressione dall’inizio e che si è dimostrata più strutturata. D’altro canto, resta l’orgoglio con cui i ragazzi hanno saputo rimettersi in carreggiata e lottare fino alla fine, cercando sempre di onorare la maglia. Sono fiero di aver allenato una squadra così, in una piazza con un pubblico come questo. Per il futuro vedremo quali saranno le decisioni della società».

Già, perché adesso conta ripartire. In fretta e bene. Scegliendo non solo il progetto, perché è innegabile che la strada della sostenibilità sia condivisibile e da perseguire, ma soprattutto le pedine giuste, giovani in primis, con i quali interpretarlo. Il primo passo sarà adesso la scelta del nuovo direttore sportivo: il nome che circola con sempre maggiore insistenza è quello di Fabio Artico, ma al momento in cui chiudiamo il giornale per andare in stampa nulla è ancora ufficiale.

Marina Feola