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Speciale Assemblea diocesana – Prepariamoci alla condivisione

SPECIALE ASSEMBLEA DIOCESANA 

Prepariamoci alla condivisione

STRUMENTI

STRUMENTI

Battesimo
Eucaristia
Matrimonio
Sacramento dell’Ordine
Riconciliazione
Discernimento comunitario
Parola di Dio
Preghiera
Vita Consacrata
Organismi e strutture pastorali
Testimonianza
Vita di comunione
Atteggiamenti (Misericordia, carità..)
Revisione di vita
Eventi
Formazione
Gioco

  • Le regole del gioco
  • Come funziona?
  • Le due fasi del gioco
Le regole del gioco aiutano i partecipanti a rispettare il tema e i tempi, per ridurre al minimo la divagazione nel momento di condivisione. Dobbiamo guardare alle carte come strumento di facilitazione e non come a un vincolo per i nostri ragionamenti. Esse mostrano chiaramente quanti strumenti la nostra Chiesa ha a disposizione: una grande ricchezza che spesso è poco sfruttata solo perché non considerata come strumento pastorale. Il campo di gioco, con la possibilità di avere sotto lo sguardo problema, strumenti e possibile soluzione, consente una visione più strategica dell’azione pastorale. Lo strumento del gioco, inoltre, abbatte molte barriere e aiuta i partecipanti a sentirsi più liberi nell’esprimersi.

Il mazzo è costituito da 62 carte di cinque semi (uno per ciascuno ambito) e 2 jolly:
Vita affettiva
Lavoro e festa
Cittadinanza
Fragilità umana
Tradizione.

Per ogni seme le carte numerate dal 2 al 10 corrispondono alle sfide pastorali che come Chiesa siamo chiamati ad affrontare, mentre l’asso e le figure corrispondono agli strumenti che abbiamo a disposizione per affrontare le sfide. I jolly equivalgono a strumenti che non sono presenti nel mazzo ma che riteniamo possano essere utili per affrontare le sfide.

Il gioco
Ogni gruppo di lavoro utilizza per il gioco le 9 carte delle sfide pastorali del seme associato al tavolo (carte numerate dal 2 al 10) e tutte e 19 le carte degli strumenti (assi e figure di tutti i semi).

CONDIVISIONE
Ciascun membro del gruppo, a turno, sceglie tra le carte del proprio seme una sfida pastorale che ha affrontato, come singolo o come comunità in questo anno pastorale. Comincia così a descrivere con quali strumenti è stata affrontata la sfida scelta, appoggiando le carte sul tavolo da gioco man mano che prosegue nella condivisione.

Compito del facilitatore
Aiutare il singolo a descrivere le modalità cercando gli strumenti tra le carte a disposizione, potrebbe infatti descrivere modalità che corrispondono a una carta-strumento che tuttavia la persona non ha notato e dunque indicato.

Compito del verbalizzatore
Nel corso del racconto di ogni membro del gruppo, prende nota sulla app dell’Assemblea Diocesana delle carte utilizzate, scrivendo un breve resoconto all’azione raccontata con il minor numero possibile di parole.

Esempio
Fabio sceglie la sfida pastorale: Caritas parrocchiali. Fabio racconta che in parrocchia hanno realizzato un servizio di raccolta indumenti e per farlo hanno pregato, hanno ascoltato la testimonianza di chi ha già realizzato il servizio e hanno chiesto aiuto alla Caritas diocesana. Le carte strumenti utilizzate sono dunque: Preghiera Testimonianza Organismi e strutture pastorali Il verbalizzatore sulla app riassume brevemente il racconto di Fabio e spunta le carte da lui utilizzate. Nel nostro caso potrebbe anche essere così: Realizzato un servizio di raccolta indumenti. Per decidere hanno pregato e ascoltato testimonianza di chi ha già realizzato il servizio. Chiesto aiuto alla Caritas diocesana.

VISIONE
Sotto la guida del facilitatore ciascun membro del gruppo indica, in ordine di urgenza, le tre sfide pastorali che vede come le più importanti per la sua comunità o per la diocesi. Il verbalizzatore indica le preferenze di ciascuno nella app.

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