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La raccolta poetica “Espressioni di vita”

SUORE FRANCESCANE ANGELINE DI CASTELSPINA

Una recensione delle poesie di Suor Giacomina Negri dedicate alla natura e a personaggi significativi

La raccolta poetica “Espressioni di vita” di Suor Giacomina Negri (nel tondo) alterna, in numero quasi equivalente, poesie dedicate alla natura e poesie dedicate a personaggi che hanno avuto un particolare significato nella vita dell’autrice. Grande è l’attenzione per la natura, vissuta e descritta nei momenti più semplici e quotidiani, come in “Inizia il giorno”, in “Scende la sera”, o in “Sole saluta”, o anche nei suoi aspetti più imponenti ed affascinanti, come in “Ghiacciai”, “La montagna”, “Cristalli e …”, “Arcobaleno”; In ogni occasione risalta l’ammirazione francescana per il dono della bellezza, che è tramite tra l’uomo e la divinità, e al tempo stesso dono di Dio per l’uomo, che deve guardare ad essa con stupore e gratitudine. Anche gli eventi più minacciosi, come il vento o la pioggia, non devono suscitare spavento, perché sono opera di Dio e hanno una loro utilità.

Le descrizioni sono fresche e spontanee, le immagini immediate, colte spesso dal giardino del convento di Castelspina, come noi potremmo coglierle dalla finestra di casa, ma tutte rimandano alla meditazione sulla Creazione, sulla natura vista come positiva e serena, in quanto rivelatrice della bontà di Dio, anche se, a volte, noi uomini siamo incapaci di apprezzarla. Nel cerchio ristretto dei paesaggi di Castelspina o della montagna, Suor Giacomina ha saputo cogliere, con musicalità di forme e con semplicità di cuore, il respiro più profondo dell’alternarsi dei giorni e delle stagioni, sempre uguali. Ma sempre straordinari se inquadrati in una prospettiva di fede.

Con maggior evidenza la fede è presente nel secondo gruppo di poesie, dedicate in primo luogo a Madre Chiara, la fondatrice delle suore francescane Angeline, per la quale Suor Giacomina ha dato inizio alla postulazione per farne conoscere la santità. Ci sono poi altre figure, come suor Rossana che viene dalla lontana Bolivia, o suor Mary Melone che diventa “Rettore magnifico alla facoltà Teologica” fino ad essere chiamata da Papa Francesco a collaborare alla Congregazione della vita consacrata, o ancora suor Maria Paola e alla sua tesi in “Mariologia”. Di tutte l’autrice traccia un breve ritratto affettuoso, dimostrando ammirazione per i loro particolari talenti, ma soprattutto per l’umiltà di cui danno sempre prova.

Un posto particolare va assegnato alla poesia “Mio papà”, in cui suor Giacomina traccia il ritratto di un papà straordinario, affettuoso, capace di spronare le figlie allo studio e di assumersi responsabilità sempre più gravose nel sociale, senza mai trascurare la famiglia. Da questi versi si capisce come un cattolicesimo vissuto nella realtà dell’impegno familiare abbia profondamente segnato l’autrice, anche nelle sue coraggiose scelte di vita.Nelle persone descritte suor Giacomina trova sempre gli aspetti più lodevoli, come la capacità di superare le numerose difficoltà della vita con abnegazione ed umiltà. Forse questa è la parola-chiave della raccolta poetica di una francescana che ha saputo tradurre nella vita concreta e nell’opera di poesia l’insegnamento del grande fondatore del suo ordine: amore per la Creazione, povertà ed umiltà. Interessante anche il testo dedicato a Sant’Agostino, di cui l’autrice fa propria la massima: “Ama e fa’ ciò che vuoi” che potrebbe riassumere il suo concetto di vita cristiana, alla base della quale sta un unico pensiero: amore di Dio, amore per Dio. In conclusione, la raccolta appare come il racconto e la testimonianza di una vita di perfetta letizia cristiana. L’espressione poetica segue la metrica ed il ritmo tradizionali, adatti a una concezione così armoniosa e serena della vita.

Irene Angeleri

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