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Verde… in bottiglia

Collezionare per credere

Una collezione per appassionati di botanica

Il terrarium, la mini serra da interno, sta diventando un soprammobile molto in voga. Un tocco green con cui caratterizzare un angolo della casa e sfogare la propria creatività. Il terrarium ha bisogno di essere innaffiato con un nebulizzatore solo una volta all’anno; le floral designers Elizabeth e Barbara, del negozio “Art’arredo” in via Marengo 86, mi consigliano di posizionarlo alla luce indiretta e lontano dai caloriferi al fine di evitare il deperimento delle foglie. Può diventare, con molto estro, un piccolo mondo, escogitando boschi incantati dove vivono fate e gnomi, spiagge con acqua cristallina per il relax, foreste da esplorare… Con l’ausilio di minifigures, personaggi, sorpresine Kinder e oggetti in scala “casa delle bambole” i collezionisti possono ricavare con facilità un vero e proprio giardino in miniatura, contenuto in una vetrina dalle forme più bizzarre. Lo si può acquistare già pronto o commissionare a un floral designer con un tema preciso; oltre a rappresentare una gioia per gli occhi, con le piante adatte può purificare l’aria dell’abitazione dai composti organici volatili nocivi per la salute.

Esistono pure dei fiori racchiusi in scatole trasparenti, in un processo di stabilizzazione che interrompe la crescita e l’invecchiamento degli stessi, ad esempio della rosa. Il fiore, con la morbidezza dei suoi petali, sembrerà appena colto e durerà anche qualche anno senza bisogno di cure. Il legame dell’arte con i fiori, del resto, ha radici lontane; la strada verso la decorazione floreale intesa come arte autonoma comincia verso la fine dell’800. In quel periodo, infatti, giardinieri qualificati iniziano a interessarsi alla conservazione del materiale vegetale per la decorazione di interni. Dopo la Prima Guerra Mondiale uscì il libro “The Garden, Cook”, scritto con la speranza di spronare gli inglesi a coltivare e consumare i prodotti coltivati nel proprio giardino. Bisognerà attendere il XX secolo per vedere “fiorire” un più consapevole interesse per il “flower arrangement”. Per i neofiti intenzionati a cimentarsi, sia come futura professione sia come hobby, col floral design, esiste una piattaforma web ricca di video-tutorial molto stimolanti: www.bloomtube.com. L’“Officina dei Fiori” di Laura Buzzi (338 702 7077), ad esempio, si muove in questa direzione. Il lab floreale cittadino si trova in via Bergamo e crea, con materiali naturali come il muschio, composizioni dal sapore retrò accostando molte volte ai fiori oggettistica da collezione, come fate ed elfi natalizi.

Mara Ferrari

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