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E se tornassimo ad ascoltare il popolo?

Il contrappello

Nell’articolo pubblicato mercoledì su Avvenire ho fatto alcune riflessioni sul cambiamento del clima, con lo scioglimento dei ghiacciai e le piogge che, quando arrivano, fanno temere l’alluvione. L’autunno però è sempre stata una minaccia e, a mia memoria, sono tanti i momenti, fin dalla mia infanzia, in cui si sono registrati straripamenti di torrenti e fiumi per arrivare alla grande alluvione del novembre 1994 ad Alessandria. Tuttavia, se si registra una lentezza nel predisporre delle contromisure e un rimpallo di responsabilità, c’è anche chi si impegna e ottiene grandi risultati, anche in una domenica bagnata. Come i cuneesi che, domenica scorsa, hanno richiamato 150 mila presenze alla Fiera Nazionale del Marrone. Cosa significa? Che la politica che nasce dal basso, fra la gente, chiede all’ente pubblico di fare il regista e che la gente, il popolo, c’è bisogno che qualcuno torni ad ascoltarlo.

Paolo Massobrio

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