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Un numero veramente “da paura”…

L’editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,
vi sarete certamente accorti che questo numero di Voce non è come gli altri. Attenzione, però, non è cambiata solo l’impaginazione. L’impostazione è quella che ben conoscete: mostrare la realtà nelle sue esigenze di amore, di giustizia e di bene, andando al fondo delle cose («Ma la realtà invece è Cristo!» scriveva San Paolo nella sua Lettera ai Colossesi. Non vi sembra la sfida della vita?). E mostrare che la fede c’entra, eccome se c’entra, con questa realtà, con la vita che viviamo. Per questo abbiamo voluto fare un tentativo, Enzo, Alessandro e il sottoscritto: partendo con un buon anticipo, abbiamo messo sul tavolo alcuni temi, confrontandoci su un’idea, una persona, un avvenimento; e dandoci appuntamento (oltre che più spazio del solito, come vedrete) su questo numero, l’ultimo di ottobre, per sottoporre al vostro giudizio la nostra ricerca e le nostre conclusioni. Aperti al dialogo con ognuno di voi, sia personale, sia sulle pagine di Voce. Mi è già successo con il numero della settimana scorsa, che ha suscitato reazioni notevoli e che, almeno ai miei occhi, rappresenta un punto di svolta: un punto di trasparenza e di “liberazione” dal gossip, che mi ha portato a dialogare positivamente con diversi lettori, a mettere in chiaro la situazione con qualche sacerdote, a raccontare il mio modo di concepire la vita e il lavoro a un collega (lui si riconoscerà: lo ringrazio per avermi dato la possibilità di dirgli che cosa mi sta a cuore veramente, senza sbattermi subito la porta in faccia). Tutto questo lo vivo come il frutto lieto di una sovrabbondanza, di una pienezza: scrivere di ciò a cui tengo di più; incontrare in profondità l’altro e scoprire che è un bene per me; commuovermi per una testimonianza che rende presente Cristo ai miei occhi, con una evidenza senza paragoni. Posso solo augurare anche a voi di fare questa esperienza, ovunque vi troviate. Buona lettura, dunque, carissimi lettori.
E una cortesia: fateci sapere che cosa ne pensate!

direttore@lavocealessandrina.it

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