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I vini dolci per le feste

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Che sia posizionato sotto l’albero come dono o sopra la tavola per celebrare la solennità dei pasti durante le feste, il vino si afferma sempre più come uno dei protagonisti gastronomici del Natale, del Capodanno, dell’Epifania. E se spesso ci si interroga sugli abbinamenti più armonici a valorizzare il menu, troppe volte si incorre ancora in uno degli errori più sonori ed eclatanti che si possano commettere a fine pasto, ovvero proporre un vino secco con il dolce. È una regola molto semplice da imparare, anche per chi non ne ha dimestichezza quotidiana: con il dolce si servono esclusivamente vini dolci. Taluni vengono traditi dall’illusione che l’effervescenza di uno spumante (per esempio Champagne, Franciacorta o Prosecco) serve a far festa a conclusione del pasto, ma se provate, anche per gioco, a comparare i diversi abbinamenti ne converrete sicuramente. Per la gioia del palato.

Ecco allora qualche consiglio. Il Moscato d’Asti è l’apoteosi in abbinamento al panettone e le etichette assolutamente da non perdere sono il “Volo di farfalle” di Scagliola (www.scagliolavini.com; tel. 0141853183) a Calosso (At), la “Vigna senza nome” di Braida (www.braida.it; tel. 0141644113) a Rocchetta Tanaro (At), la “Vigna Vecchia” di Cà d’Gal (www.cadgal.com; tel. 0141847103) a Santo Stefano Belbo (Cn) e “La Caudrina” di Romano Dogliotti (www.caudrina.it; tel. 0141855126), che a Castiglione Tinella (Cn) firma anche “La Selvatica”, Asti Spumante da applauso, soluzione ideale per chi preferisce le “bollicine” (ma rigorosamente dolci!). Su dolci alla crema ed alla frutta è perfetto il Brachetto d’Acqui “Pineto”, capolavoro di Marenco (tel. 0144363133) in quel di Strevi (Al), terra fortunata per vitigni a vocazione dolce, giacché sempre qui Giampaolo Ivaldi, nella storica cantina di famiglia Bagnario (tel. 0144363459), produce da uve moscato l’eccezionale Strevi Passito “Eliodoro” – consigliabile su dessert importanti e strutturati, ricchi di frutta secca o candita – oltre al Brachetto Passito “Aulente”, ideale da meditazione. E visto che siamo a fine anno, meditando con un calice in mano, ricordate: gli unici botti sicuri sono quelli dei tappi che saltano. Prosit!

Roberto Formica

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