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Enrico Reposi, non solo scrittore

Alessandria racconta

Alla scoperta degli autori dialettali

Enrico Reposi nasce ad Alessandria il 21 marzo 1913. Il padre Annibale è un importante dirigente del partito socialista. Sin da giovane coltiva l’interesse per la scrittura partecipando ai dibattiti studenteschi attraverso le pagine del Corriere di Alessandria, avviandosi così alla professione giornalistica. Appassionato di lingua locale, negli anni Trenta, con il collega Andrea Canestri, porta al successo la rubrica Burina e Michina – spassosi dialoghi in vernacolo tra popolane – divulgata su Il Piccolo e il Pungolo di Gagliaudo. Intanto si laurea in Economia e Commercio e diventa tenente di artiglieria frequentando la Scuola Allievi Ufficiali di Moncalieri. Durante la Campagna di Russia tiene un diario dove annota le sue esperienze in guerra. Terminato il conflitto mondiale, ripropone su il Matterello le storie della famosa coppia – rinominata Tamlina e Zablina – e pubblica a puntate la commedia in tre atti intitolata Bartlamé Lonsavegia. In questa vivace opera teatrale, data alle stampe presso la tipografia Ferrari & Occella, vengono messe a nudo le abitudini di vita e la mentalità di una umile famiglia operaia negli anni ’50. Scrive anche le Lettere ad Enrico, una gradevole parodia del celebre romanzo Cuore di Edmondo De Amicis.

A sinistra Enrico Reposi

Particolarmente significativa per la sua crescita professionale è l’amicizia che stringe con Nino Nutrizio, direttore e fondatore del quotidiano milanese  La Notte. Il carattere gioviale e ironico lo aiuta a preparare servizi giornalistici dal taglio goliardico, oltre a una piacevole Storia di Gagliaudo. Per la Gazzetta del Popolo realizza pure un grosso scoop: scopre che la carrozza utilizzata da Napoleone Bonaparte nel corso della sua visita ad Alessandria era stata portata con scaltrezza a Torino dopo essere rimasta a lungo abbandonata sotto la tettoia di un cascinale nei dintorni di Marengo e adibita a pollaio! Enrico Reposi è soprattutto un brillante giornalista sportivo. Collabora, infatti, con le più importanti testate italiane del settore: Stadio, Tuttosport, Gazzetta del Sud, Mezzogiorno sportivo e Italsport. Grande tifoso dei grigi, nel 1955 diventa segretario dell’Alessandria Calcio che segue con entusiasmo sino alla stagione della promozione in serie A. Reposi si firma a volte semplicemente “Enrico” o “Ricu” ovvero “Ukri”; talvolta usa l’anagramma del nome, ossia “Ocirne”, oppure quello completo di nome e cognome, vale a dire “Ireneo Cispro”. Enrico Reposi si spegne prematuramente il 22 ottobre 1959.

Mauro Remotti

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