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Addio a Lilia Testa, volto di fede e servizio

Una storica figura dell’Azione Cattolica e della Chiesa alessandrina

Lunedì 18 maggio è tornata alla casa del Padre Lilia Testa, 86enne storica figura dell’Azione Cattolica diocesana, di cui per anni è stata presidente, e della Chiesa alessandrina. Insegnante di matematica alle superiori, è stata una delle fondatrici e pilastro della “Maria Nivis” di Torgnon, la casa alpina voluta e costruita dall’AC, luogo di campi scuola e soggiorni per tanti gruppi e famiglie. I familiari e i molti amici non hanno potuto dare l’ultimo saluto in chiesa, ma è stata accompagnata con la preghiera con una semplice benedizione al cimitero, a causa delle stringenti norme sanitarie.

«Cari familiari e cari amici, diamo il saluto cristiano a Lilia, non di addio, ma di arrivederci» così don Claudio Moschini, sacerdote a San Giovanni Evangelista, parrocchia di Lilia, nella preghiera di mercoledì 20 maggio. «La sua appartenenza all’Azione Cattolica non si limitava a un semplice tesseramento cartaceo, ma attivismo derivato dagli insegnamenti di Gesù per raggiungere uno scopo di vera fraternità cristiana. Con tanta umiltà è andata a raccogliere quintali di cartone insieme alle sue ragazze per avere i primi fondi per far nascere una creatura che sentiva sua: la “Maria Nivis”, ideata e realizzata insieme a monsignor Giuseppe Capra e all’architetto Luigi Visconti» ha aggiunto don Claudio.

«Alla notizia della scomparsa di Lilia si è subito innescata una lunga serie di messaggi e telefonate. Ad ogni contatto sono affiorati ricordi, provando il desiderio profondo di condividerli e al tempo stesso l’impressione che sia impossibile trovare parole sufficienti per raccontare tutto quello che una persona così straordinaria ha rappresentato per ciascuno di noi, per l’AC, per la Chiesa locale» ci racconta Elisabetta Taverna, presidente dell’AC diocesana. «Proprio nel momento in cui l’emergenza sanitaria ci costringe a rivedere i progetti per l’estate e rinunciare per la prima volta in tanti anni ad appuntamenti tradizionali nella Casa alpina “Maria Nivis”, queste condivisioni hanno fatto nascere spontanee idee per metterci alla ricerca di forme nuove con cui vivere comunque il nostro essere associazione. Mi piace pensare che Lilia, che abbiamo sempre apprezzato per la tenacia nell’affrontare i progetti più impegnativi e la capacità di gioire per i nuovi inizi senza fermarsi alla nostalgia del passato, ci stia sostenendo con il suo sorriso nel guardare con fiducia al futuro nonostante le incertezze di questo tempo» conclude Taverna.

Lilia Testa era sempre presente anche agli incontri spirituali alla cappella della Michel, in via Moncalvo: «Partecipava a questi incontri con un vivo e fortissimo desiderio di conoscere il Signore attraverso la sua Parola. Lilia era sempre presente e attenta, desiderosa di vivere a pieno il suo cammino di fede» sottolinea don Luciano Lombardi.

Il professor Agostino Pietrasanta, storica figura dell’AC e importante riferimento del laicato alessandrino, scrive: «Per definire la figura di Lilia Testa, prenderei il passo evangelico di Luca “il servo inutile”. Dopo che avete fatto tutto quello che vi è stato ordinato di fare, con assoluta gratuità, impegno, dedizione e disponibilità, potrete ancora dire: “Siamo servi inutili”. L’inutilità e la fragilità del Vangelo illumina la strada di questa donna. È veramente doloroso che la sua dipartita avvenga in un momento come questo, perché la fede in Dio e l’amore al prossimo, ha costruito una pista fondamentale nei suoi percorsi e nelle sue scelte».

Carlo Re ha voluto salutarla così: «La sua voce armoniosa e squillante per anni ha animato i cori della parrocchia di San Giovanni Evangelista, al Cristo; poi un impegno senza risparmi per arrivare alla realizzazione della Casa “Maria Nivis” di Torgnon, che ha anche gestito a lungo ottimamente».

Queste, invece, le parole di Silvestro Castellana: «Lilia per me e la mia famiglia è sempre stata, sin da ragazza, una persona unica. Sapeva abbinare una fede profonda e totale a Cristo, ma nella serenità e gioiosità del servizio. Sapeva avere momenti di alta spiritualità, che poi realizzava nell’attività concreta di tutti giorni. Per me è stata davvero una sorella».

Marco Caramagna, già direttore di Voce, aggiunge: «È stata un riferimento importante per il laicato cattolico, fra i fondatori della “Maria Nivis” di Torgnon. Con il suo volontariato ha permesso l’operatività di una struttura al servizio di gruppi e famiglie, in un luogo dove il creato avvicina a Dio. È stata molto impegnata anche nella diffusione del settimanale “La Voce alessandrina”».

Sono piene di emozione anche le parole di due care amiche di Lilia. La prima è Fausta Astori: «A Dio Lilia, amica di una vita. Da oggi, senza di te, sono più sola e più povera. I ricordi si fanno preghiera, nella speranza di riabbracciarti, un giorno, nella Casa del Padre di tutti: lì, la nostra amicizia sarà per sempre».

Mentre la seconda è Nuccia Castellana, che ricorda gli anni in cui erano insieme al “Centro diocesano della gioventù femminile” di AC: «Quando le vicende della vita mi hanno portata lontana dalla mia cara Alessandria, a lei ho affidato con gioia il compito di guidare quel gruppo di ragazze tutte piene di desiderio di portare Gesù alle Comunità Parrocchiali. Lilia a quel compito è stata fedele tutta la sua vita e ora certamente ne sta ricevendo il premio».

Concludiamo con il messaggio di monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria: «A nome mio personale e della Diocesi mi stringo con affetto ai familiari di Lilia Testa, intercedendo per loro con le mie preghiere, affinché possano affrontare ed elaborare questa distacco fisico nella prospettiva di Cristo. La mia preghiera sale a Dio anche per Lilia, accompagnandola in questo viaggio dal tempo all’eternità. Lo faccio nella gioiosa prospettiva della risurrezione, con il senso della fede che la caratterizzava, e con profonda riconoscenza per il servizio svolto per la nostra Diocesi. Ricordo in particolar modo la sua appartenenza all’Azione Cattolica, nella quale ha manifestato e messo a frutto il suo talento educativo ed il profondo spirito di servizio. Grazie Lilia! Arrivederci in Paradiso, tutti quanti, nella festa eterna!».

In questi giorni abbiamo ricevuto molti messaggi e telefonate che testimoniano l’affetto della nostra diocesi nei confronti di Lilia. Abbiamo provato a racchiuderli tra queste righe, ma nei prossimi numeri, avremo modo di continuare a parlare di questa donna, semplice e di fede, che ha messo al centro della sua vita spirituale il servizio.

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