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Papa Giovanni Paolo II e don Guido Gallese

L’esempio di San Giovanni Paolo II

«Sono passati già 35 anni, ma ricordo come fosse ieri quel giorno del 22 settembre 1985, quando Giovanni Paolo II venne in visita a Genova. Io ero nelle mie ambasce vocazionali, e fui uno dei fortunati partecipanti a quell’incontro con i giovani al Palasport, in cui lui disse con grande entusiasmo: “Giovani non “lasciatevi vivere”, ma prendete nelle vostre mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro”. Quella frase mi trapassò il cuore. Un mese e qualche giorno dopo entrai in seminario»

monsignor Guido Gallese
Preghiera diocesana per le vocazioni durante
l’Ottavario della Madonna della Salve 2020 – Sabato 2 maggio

«Ma i problemi personali e familiari non sono un ostacolo sulla via della santità e della felicità. Non lo erano neanche per il giovane Karol Wojtyła, che da ragazzo patì la perdita della madre, del fratello e del padre. Da studente sperimentò le atrocità del nazismo, che gli portò via tanti amici. Dopo la guerra, come sacerdote e vescovo dovette affrontare il comunismo ateo. Le difficoltà, anche dure, sono una prova della maturità e della fede; prova che si supera solo basandosi sulla potenza di Cristo morto e risorto».

papa Francesco
Videomessaggio di papa Francesco
ai giovani di Cracovia, per il centenario dalla nascita
di Giovanni Paolo II – Lunedì 18 maggio

Leggi l’omelia di papa Francesco nella celebrazione di lunedì 18 maggio, all’altare di San Giovanni Paolo II, a 100 anni dalla nascita di Karol Wojtyła

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