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Le mele dell’Aism per aiutare la ricerca

Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre in tutta Italia

«Ci sono momenti in cui andare avanti sembra impossibile, ma lo fai. Anche se niente sarà più come prima. Come quando scopri di avere la Sclerosi multipla e sai che dovrai combatterla per tuta la vita. Tu non restare a guardare, smuoviti, aiutaci a fermare la Sclerosi multipla, aiutaci a non fermarci». Con queste parole, attraverso un video, Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) annuncia la prossima campagna a sostegno della ricerca scientifica.

Potremo trovare nelle piazze (e non solo) di tutta Italia la “Mela di Aism”, acquistabile con offerta minima di nove euro, da venerdì 2 a domenica 4 ottobre. Uno dei testimonial d’eccezione è lo chef Alessandro Borghese (in foto qui sotto), che in coda al video invita tutti ad aiutare la campagna sulla Sclerosi multipla. Tra i tanti insieme a Borghese anche Gianluca Zambrotta, Paola Marella, Ciccio Graziani, Chiara Francini e Serse Cosmi.

Saranno tantissimi i punti Aism disponibili ad Alessandria: negozi, parrocchie, farmacie, supermercati. In particolare si potranno acquistare le mele anche in piazza Garibaldi (lato piazza Marconi), piazza della Libertà (portici municipio), Piazzetta della Lega, piazza Giovanni XXIII (di fronte al Duomo). Tutti i punti di vendita sono disponibili sul sito aism.it. «Non potendo allestire tutte le consuete postazioni, quest’anno organizziamo anche una prevendita con prenotazione di uno o più sacchetti presso la sezione, concordando le modalità del ritiro o consegna» comunicano dalla sede Aism di Alessandria. Per informazioni sulle postazioni o prenotazioni nella nostra città, è possibile contattare la sede di via Guasco 47 (0131 232669).

Aism è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla Sclerosi multipla. Insieme con la Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism), è il punto di riferimento per le circa 126 mila persone colpite e per i loro familiari. Ma di che malattia si tratta? Cronica, imprevedibile e spesso invalidante, la Sclerosi multipla è una patologia grave del sistema nervoso centrale. Viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni, le donne ne sono colpite in numero doppio rispetto agli uomini. In Italia, ogni anno, 3.400 persone vengono colpite da questa malattia. Una nuova diagnosi ogni tre ore. La Sclerosi multipla è la seconda causa di disabilità nei giovani dopo gli incidenti stradali.

Il nostro Paese è a rischio medio-alto di Sclerosi multipla: è di oltre cinque miliardi di euro l’anno il costo sociale medio della malattia. Si tratta quindi di una grande emergenza sanitaria e sociale. Una grande emergenza che Aism, un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), da oltre 50 anni prova a combattere operando su tutto il territorio nazionale nella convinzione che le persone con Sm e le loro famiglie abbiano il diritto a una buona qualità della vita e a una piena integrazione sociale. L’impegno di questa onlus è a tutto tondo e riguarda l’informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica; la promozione, l’indirizzo e il finanziamento della ricerca scientifica; l’erogazione di servizi socio sanitari a livello nazionale e locale; la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone affette da questa malati. Aism può contare di 100 sezioni provinciali, 10 mila volontari e centinaia di migliaia di sostenitori.

L’Associazione è il primo ente in Italia per finanziamenti alla ricerca su questa malattia e il terzo nel mondo. Negli ultimi 30 anni ha investito oltre 60 milioni di euro, finanziando il 70% della ricerca scientifica sulla Sclerosi multipla nel nostro Paese. Lo scopo è trovare la cura risolutiva, ma anche soluzioni concrete per migliorare nell’immediato la qualità della vita delle persone malate. Oltre ad aiutare questa onlus con l’acquisto delle mele dell’Aism nelle piazze, è possibile anche donare tramite sms al 45512: due euro da cellulare, oppure cinque o dieci euro con chiamata da rete fissa. Serve donare per la ricerca scientifica, per Aism e per dare speranza (e più luce) al futuro di chi vive la Sclerosi multipla sulla propria pelle.

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