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I preziosi alleati per l’autunno

Intervista alla pediatra Sabrina Camilli

Dottoressa, nelle scorse puntate abbiamo visto quanto sia importante, per non farci cogliere impreparati dall’influenza, aumentare l’introito delle vitamine nell’alimentazione dei nostri bambini. Ci sono altri accorgimenti che possiamo utilizzare per rafforzare il nostro organismo?
«Come spiegavo anche nell’articolo di settimana scorsa, bisogna aumentare la presenza di frutta e verdura sulle nostre tavole, sapendo che il valore nutrizionale degli alimenti è inferiore al passato, purtroppo anche dei cibi freschi. Sia per la scarsa introduzione di questi alimenti da parte dei bambini sia per la qualità degli stessi, risulta spesso necessario introdurre integratori validi e adeguati all’età. Io suggerisco di comperarli in farmacia, dove le garanzie di acquistare un prodotto efficace sono sicuramente maggiori. Come pediatra e medico consiglio tutti i giorni preparati che aiutino a riequilibrare la flora intestinale come per esempio quelli contenenti i lactobacillus acidophilus e i bifidobatteri».

Passiamoli in rassegna, cominciando dalla Lattoferrina.
«Per favorire l’attività immunitaria consiglio questa proteina, presente fisiologicamente nel colostro e nel latte materno: ancora di recente ho letto studi che ne ribadiscono i suoi effetti sull’immunità innata. Inoltre la Lattoferrina regola la produzione da parte del nostro organismo di sostanze infiammatorie dette citochine. Anch’essa la possiamo trovare come preparato farmaceutico, da solo o associato ai fermenti lattici. Consiglio di assumere la lattoferrina ai bambini dai 3 anni in su, soprattutto se non sono stati allattati al seno».

E che dire del Sambuco e del Resveratrolo?
«L’estratto di sambuco ha molti studi al suo attivo che dimostrano l’efficacia nell’ostacolare la replicazione virale dei virus influenzali e del Sars Cov 2: nella mia esperienza clinica è una delle sostanze più funzionali. Il Resveratrolo che ritroviamo nella buccia dell’uva nel mirtillo o nei lamponi ha azione antiossidante e antinfettiva. Lo consiglio spesso in alternativa ai Fans (un acronimo che indica i farmaci antinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene, ndr) nei primi stadi dell’infezione respiratoria».

E cosa dobbiamo sapere dell’Echinacea e dell’Astragalo?
«L’Echinacea è uno dei composti più conosciuti. Ricordo che appartiene alla famiglia delle Asteracee e gli allergici a questa famiglia di piante non devono quindi assumerla. Si utilizza in particolare l‘Angustifolia. Ha un’azione immunostimolante utile soprattutto in fase acuta: l’ideale è utilizzarla in cicli da 20 giorni e poi prevedere un periodo di sospensione. L’Astragalo è utile assumerlo perché i polisaccaridi che lo compongono in prevalenza determinano un aumento delle immunoglobuline A e M e stimolano la produzione dei macrofagi, la nostra prima difesa. Ha inoltre un’azione tonica che in fase di fragilità immunitaria non guasta».

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