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Il Natale dei Lions, uno sguardo ai più poveri

Ne parliamo con Silvio Bolloli,
presidente del Lions Alessandria Marengo

«Non lamentiamoci, di questo tempo difficile, ma facciamo qualcosa per chi ha di meno: non l’ennesimo regalo per noi e per i nostri amici, ma per un bisognoso a cui nessuno pensa». È stato questo il messaggio lanciato da papa Francesco nell’Angelus di domenica 20 dicembre.

Quello a cui andiamo incontro è un Natale molto particolare, in un momento storico davvero complicato. La pandemia sta cambiando la nostra vita e ha messo economicamente in ginocchio molte realtà. Ci sono i poveri che già prima dell’emergenza erano in difficoltà, e poi ci sono i “nuovi” poveri che a causa della pandemia hanno rotto quell’equilibrio economico che li teneva a galla. In questo contesto diventano fondamentali le iniziative di volontariato che non dimenticano i bisognosi. Con questo stile anche il Lions Alessandria Marengo, per il periodo natalizio, è sceso in campo con una serie di proposte di beneficenza, chiamate service. A spiegarci il tutto è Silvio Bolloli (nella foto di copertina, il terzo da sinistra), avvocato e presidente Lions Alessandria Marengo.

«Lions è un club, composto da professionisti di vari settori. Ma è anche un’associazione benefica: attraverso i nostri service cerchiamo di essere utili alla collettività e alla nostra comunità. Siamo diffusi in tutto il mondo, e cerchiamo di essere attenti alle esigenze di chi è più in difficoltà» inizia a raccontarci Bolloli. «Da sempre durante il periodo natalizio svolgiamo dei service. Quest’anno abbiamo deciso di capire, vista la situazione difficile, quali fossero le esigenze principali della nostra comunità. Così siamo andati in tre direzioni» spiega.

«Ogni anno abbiamo partecipato attivamente al Banco alimentare, ma quest’anno per ragioni di Covid non siamo andati materialmente a ritirare i prodotti all’ingresso del supermercato. Abbiamo deciso di pagare una serie di borse della spesa che contengono beni di prima necessità per i più bisognosi. Siamo riusciti a offrire oltre 230 borse, in due tranche, insieme con il Lions Club Alessandria Host presieduto da Marina Garbarino. Tutto questo con l’aiuto dell’associazione “Due Fiumi” della Protezione Civile che ha messo a disposizione i mezzi per la raccolta delle borse che sono state poi distribuite alla Caritas e alla San Vincenzo. Abbiamo anche aggiunto dei panettoni, un modo per fare i nostri auguri di Natale».

Il secondo service dei Lions è rivolto a favore della mensa dei frati francescani, in via S. Francesco D’Assisi 13. «Lo scorso anno avevamo già realizzato “Il caldo Natale”, ovvero una donazione di abiti usati e nuovi per tutti coloro che ne avessero bisogno. Padre Roberto quest’anno ci ha detto: “Non ci servono vestiti, ma ci serve del cibo. Siamo passati, in media, da 60 a 100 pasti quotidiani”. La richiesta dei frati è stata quella di avere della carne rossa: “Oltre alla carne bianca che già offriamo, vorremmo dare più proteine, almeno una volta alla settimana”. Allora ci siamo messi in moto e, con un rifornimento alla Sogegross, abbiamo donato 250 chilogrammi di carne rossa».

La terza donazione riguarda “Le palline di Natale” che sono state vendute nella farmacia “Zuccotti” di piazzetta della Lega: «Ne abbiamo “fatte fuori” 220, al prezzo di 15 euro l’una. Questo service lo abbiamo finanziato noi Lions, acquistando in prima persona le palline. Per l’acquisto di ogni pallina l’incasso è stato suddiviso in parti uguali sia alla Fondazione internazionale del Lions Club, che ha sede negli Stati Uniti, sia come fondo per sovvenzionare le attività di beneficenza. Proprio come le donazioni di cui abbiamo parlato».

Ma non è tutto. Giorgio Melchioni, presidente della “Due Fiumi” e socio del Lions, si è fatto regalare due tonnellate di pasta. Un tir partito direttamente dall’azienda “Rummodi Benevento è arrivato due settimane fa ad Alessandria. Questa pasta verrà distribuita alla Caritas, alla San Vincenzo e ad altre parrocchie che lo chiederanno. «Quando dobbiamo distribuire ai poveri lo facciamo direttamente, tenendo come riferimento la rete diocesana. Perché riteniamo che sia la rete più affidabile, così siamo sicuri che i nostri service vadano veramente a destinazione. Per far sentire sempre la nostra vicinanza a chi ha davvero bisogno» conclude Bolloli. Un Natale diverso, difficile, che non ci deve far distogliere lo sguardo da quei «bisognosi a cui nessuno pensa». Come ci ha ricordato il Santo Padre Francesco.

Alessandro Venticinque

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