La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
L’Editoriale di Andrea Antonuccio
Care lettrici, cari lettori,
Buon Anno a tutti, e ben ritrovati sulle pagine di Voce. Il 2020 non ci ha risparmiato diverse prove, anche drammatiche; e il 2021 è l’anno su cui stiamo riponendo molte speranze, dal vaccino anti-Covid al “ripristino” dei rapporti interpersonali (riusciremo a vincere la paura di abbracciarci, quando finalmente potremo farlo?), fino alla sospirata ripresa delle attività economiche. Di questi temi parleremo sul nostro settimanale, che si apre con una bella intervista a don Valerio Bersano, Segretario nazionale delle Pontificie Opere Missionarie, in occasione della Giornata missionaria dei ragazzi del 6 gennaio.
Nel paginone, poi, troverete “L’Italia in 10 presepi”, che per un momento ci riporterà alle Festività natalizie appena trascorse. Ci è sembrato opportuno ricordare, a noi stessi e agli altri, che il Natale non è una festa da archiviare, ma una memoria da mantenere. Nella Lettera apostolica del 2019 “Admirabile signum”, il Santo Padre Francesco (nella foto la firma della Lettera a Greccio) ha scritto: «Perché il presepe suscita tanto stupore e ci commuove? Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio. Lui, il Creatore dell’universo, si abbassa alla nostra piccolezza. Il dono della vita, già misterioso ogni volta per noi, ci affascina ancora di più vedendo che Colui che è nato da Maria è la fonte e il sostegno di ogni vita. In Gesù, il Padre ci ha dato un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che ci sta sempre vicino; ci ha dato il suo Figlio che ci perdona e ci risolleva dal peccato».
Mi impressiona il fatto che da un semplice presepe sia possibile ricavare una consapevolezza della fede così profonda. Provate a rileggere quello che dice il Papa: basterebbe per vivere bene (il centuplo quaggiù) e andare in Paradiso (la vita eterna). Serve altro?
Andrea Antonuccio
direttore@lavocealessandrina.it
