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L’esempio di chi punta all’infinito

“Il contrappello” di Paolo Massobrio

Questa settimana su Avvenire ho parlato dell’importanza di avere negli occhi l’infinito, soprattutto per far fronte a questa nuova ondata di epidemia, che sarà ancora più difficile da vivere e accettare delle precedenti.

Occorre impegnarsi per l’altro, come fa l’associazione Tra Capo e Collo del Niguarda, che raccoglie fondi per aiutare i parenti e i pazienti del reparto di Otorinolaringoiatria e sostenere un’opera ospedaliera in Madagascar. Un altro esempio di chi non tira i remi in barca viene da Angelo Gaja (nella foto di copertina), produttore di Barbaresco e prossimo a compiere 81 anni, che continua a stupirsi e per questo non sente la vecchiaia, ma sogna persino una nuova vigna in Alta Langa.

Angelo Gaja figura anche fra i 50 sguardi che ho voluto raccogliere nel libro Del bicchiere mezzo pieno, per dire che occorre osservare ogni giorno persone che non sono alla ricerca di una comfort zone in cui rifugiarsi, ma puntano all’infinito. Ed è proprio ciò di cui abbiamo bisogno oggi.

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