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Una scia di libertà!

“A proposito di donne… in emergenza”

Una Giornata Internazionale dei diritti della Donna molto speciale, incentrata su donne coraggiose che sanno emergere e vivere la loro vita nonostante le emergenze e le difficoltà. Un fil rouge che lega la vincitrice di questa edizione del Premio Letterario, promosso dalla Consulta con il patrocinio dell’Università del Piemonte Orientale (rappresentata nell’occasione dalla professoressa Roberta Lombardi), con Dina Bellotti su cui la Consulta ha acceso i riflettori per far conoscere meglio il profilo e l’opera di questa sua cittadina illustre.

Il tema del concorso 2020 era la donna in emergenza: i tre finalisti hanno trattato la malattia, il tumore al seno (Paolo Bagatin, 3° classificato), la violenza sulle donne (Andrea Voltolini di Alessandria, 2° classificato), la disabilità (Emanuela Bressan, 1° premio), tutti collegati a distanza e introdotti dalla presidente della Giuria del Pemio, Mariavittoria Delpiano.

Emanuela Bressan (nella foto di copertina) ha vinto questa edizione con il racconto “Una scia di libertà”. La vincitrice vive a Jesolo dove fino al 2005 era una felice albergatrice. Poi l’incidente che l’ha costretta su una carrozzina, e una vita completamente da reinventare. “La mia vita è migliorata, certamente non fisicamente, ma ho fatto pulizia delle amicizie, ho iniziato a vivere giorno per giorno, senza pormi limiti”.

Emanuela nel 2016 ha preso il brevetto di volo e con il suo nuovo lavoro, a fianco dei commercianti di San Donà, si sente realizzata. Non appena le disposizioni sanitarie lo permetteranno, Bressan sarà in Alessandria per la premiazione in presenza che avverrà al Giardino Botanico, dove la Consulta presenterà il regolamento dell’edizione 2021 del Premio Letterario: a introdurre alla visita del Giardino è intervenuto il responsabile di questo luogo del cuore, Angelo Ranzenigo, che lo ha presentato come il “museo vivente” che sa rinnovarsi nel tempo e che non è solo luogo con piante lussureggianti, bensì luogo che coinvolge tutti parlando di ambiente e benessere, vivibile in completa autonomia anche dalle persone con diversa disabilità.

Nella seconda parte della conferenza, Alessandria si è “gemellata” con Sestri Levante nel nome di Dina Bellotti, nata nella nostra città e vissuta fino alla fine degli anni ’50 del secolo scorso a Sestri. Nella cittadina ligure c’è una piazza a lei titolata e una associazione culturale che porta il suo nome. La segretaria dell’associazione Emanuela Francesca Traversaro ne ha tracciato un profilo da cui i presenti hanno colto la forza d’animo con la quale Bellotti ha vissuto la sua passione per l’arte divenuta prestissimo sua professione e un amore osteggiato, coronato con il matrimonio, finito poco tempo dopo con la scomparsa del suo amato Angelo Nizza, giornalista torinese con il quale si era trasferita a Roma. Dopo la morte del marito si trasferisce tra le mura leonine e lì la sua competenza viene riconosciuta da papa Paolo VI: da quel momento la pittrice di splendide composizioni floreali, di delicati ritratti di bambini, diviene la “pittrice dei papi”.

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