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San Riccardo Pampuri: a 30 anni dalla canonizzazione

“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli

Sabato 1° maggio si è chiuso ufficialmente il Giubileo di San Riccardo Pampuri, indetto nel 2019, per celebrare il trentennale della canonizzazione del “Dottorino Santo”, avvenuta il 1° novembre 1989 dal papa San Giovanni Paolo II. La Santa Messa, delle ore 11, si è svolta nella parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano a Trivolzio, nella diocesi di Pavia, dove sono custodite le spoglie del Santo ed è presieduta dal Vescovo, monsingor Corrado Sanguineti. L’Anno Giubilare era stato prorogato nel 2020 accordando ancora un anno per le iniziative Giubilari e consentire quindi ai fedeli di superare il periodo di emergenza dovuto alla pandemia.

Grande è la devozione per questo Santo, nato a Trivolzio il 2 agosto 1897, battezzato con il nome di Erminio. Rimasto orfano giovanissimo dei suoi genitori è accolto dagli zii materni a Torrino, una frazione di Trivolzio. Dopo gli studi liceali frequenta la facoltà di medicina presso l’università di Pavia; è nominato medico condotto a Morimondo (MI). In seguito entra nell’Ordine dei Fatebenefratelli ed emette la professione religiosa il 24 ottobre 1928, assumendo il nome di Riccardo, in segno di gratitudine verso il suo bravo sacerdote e consigliere don Riccardo Beretta. Gli è affidato il gabinetto dentistico, ma purtroppo continua per poco tempo la sua missione perché si ammala gravemente di tubercolosi e a soli 33 anni muore a Milano il 1°maggio 1930 nell’ospedale dei Fatebenefratelli. Medico delle anime e dei corpi, umile, perseverante nella carità, lieto anche nella malattia perché in lui vive Cristo.

Il Vescovo, nella sua omelia, dice tra l’altro che il santo medico oltre a dedicarsi con passione ai malati offre la sua preziosa testimonianza nell’Azione Cattolica, nella Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), nel terzo Ordine Francescano a Pavia e nell’affettuoso rapporto con la sorella suor Longina attraverso numerose lettere. Al termine della Celebrazione Eucaristica monsignor Sanguineti, nella cappella davanti alla salma del Santo, firma il decreto di Erezione a Santuario diocesano dedicato a San Riccardo Pampuri della parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano di Trivolzio. Il parroco, don Paolo Serralessandri, ringrazia il Vescovo e tutti i fedeli affermando: «Trivolzio ora è un segno preciso».

Dal 1° maggio, dunque, due sono i Santuari nella Diocesi di Pavia: Trivolzio e Santa Maria delle Grazie in città. Il Vescovo Corrado Sanguineti ha composto una bella preghiera a san Riccardo Pampuri che farà sicuramente piacere a tante persone devote e ad altre che lo diventeranno perché da lui sono state affascinate.

«San Riccardo, umile figlio della Chiesa, giovane innamorato di Cristo, medico attento e disponibile, religioso lieto nell’offerta di sé, oggi mi rivolgo a te con fiducia, con la semplicità e la confidenza dei tuoi malati. Ti chiedo d’intercedere per me e per le persone care: aiutaci a crescere nella fede che si nutre di preghiera, nella speranza che mai viene meno, nella carità che trasforma il mondo. Insegnami a camminare, come hai fatto tu, seguendo e amando il Signore, sotto lo sguardo sereno di Maria, sua e nostra madre, testimoniando la gioia del Vangelo, senza vergognarmi della mia fede. Ottienimi dal cuore di Gesù la grazia che umilmente invoco, non permettere mai che io mi allontani dall’amicizia di Cristo, fino al giorno in cui c’incontreremo tutti nella luce piena del cielo. Amen».

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