Home / Chiesa / Meic, la gioia di salutarsi in presenza

Meic, la gioia di salutarsi in presenza

Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale

Una Messa celebrata dall’Assistente spirituale del Meic don Stefano Tessaglia, per ringraziare il Signore e ringraziarci a vicenda per il cammino condiviso in questo difficile anno di Covid. Così si è concluso, il 9 giugno presso il Collegio Santa Chiara, l’anno associativo del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) di Alessandria, che ha utilizzato gli strumenti del collegamento a distanza.

Il tema scelto riguardava la rilettura della “Christifideles laici”, l’Esortazione Apostolica di papa Giovanni Paolo II, scritta nel 1988 dopo il Sinodo dei Vescovi del 1987 su “Vocazione e missione dei laici nella chiesa e nel mondo”, che inizia al n. 1 con l’affermazione che i fedeli laici appartengono al popolo di Dio e si conclude al n. 64 riproponendo “ancora una volta l’invito del «padrone di casa» di cui ci parla il Vangelo: Andate anche voi nella mia vigna. Si può dire che il significato del Sinodo sulla vocazione e missione dei laici stia proprio in questo appello del Signore Gesù rivolto a tutti, e in particolare ai fedeli laici, uomini e donne …”

Il filo rosso che ha legato le riflessioni è stato il passaggio dal laico oggetto di evangelizzazione, al laico soggetto della stessa. Agostino Pietrasanta, nell’incontro introduttivo, ha evidenziato come l’evangelizzazione diventa azione dinamica e condivisa delle diverse componenti del popolo di Dio, Laura Panelli ha ricordato i nessi con la “Lettera a Diogneto”, nella quale si dice che il cristiano rispetta le leggi, ma le supera con la sua vita.

Barbara Viscardi ha proposto una riflessione sulla reciprocità e complementarità nel rapporto uomo-donna, Marina e Adriano Como hanno affrontato in particolare il rapporto tra presbiteri e laici, mentre Anna Molinari si è soffermata sul concetto di nuova evangelizzazione. Renato Balduzzi, nell’ultimo incontro, ha ripercorso i temi trattati, ricordando come si ritrovi nel testo un passaggio del discorso che San Giovanni Paolo II, nel 1982, rivolse proprio al Meic: una fede che non incontra la storia, che non diventa cultura “non è pienamente, accolta, non è pienamente pensata, non è fedelmente vissuta”. Il piano di Dio si rivela nella storia

Tutti gli interventi, grazie alla sapiente regia di Manuel Striani, sono stati registrati e sono pertanto a disposizione. Per l’anno prossimo il gruppo ha pensato come testo di riflessione alla enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti”: appuntamento, dunque, a settembre.

Leggi anche:

Check Also

«Noi non vogliamo questa guerra»

Emergenza Libano: parla padre Charbel El Khoury È passato un anno dall’attacco di Hamas a …

%d