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“Cosa vuoi che io faccia per te?”

Amici di Madre Michel

Sabato 25 settembre, presso la Casa-madre delle Piccole Suore della Divina Provvidenza, Alessandria ha accolto i rappresentanti dei gruppi laicali “Amici di Madre Michel” partecipanti al XIV Incontro Nazionale. La data quest’anno era particolarmente significativa – corrispondendo esattamente a quella dell’anniversario della nascita della Beata alessandrina Teresa Grillo Michel, fondatrice delle Piccole Suore – ma anche il tema scelto per l’incontro così come il caloroso coinvolgimento dei partecipanti va sottolineato.

I gruppi italiani – rappresentativi delle realtà di Roma, La Spezia, Villa del Bosco (Biella), Frascaro e Quargnento oltre ad Alessandria – hanno fatto il punto sul proprio impegno a servizio dei “più bisognosi” (per usare una espressione cara a Madre Michel), sia come Operatori e Operatrici, sia come Volontari, sia come “amici” in senso lato delle Piccole Suore presso le strutture della Congregazione.

Un’analisi che non ha potuto non tener conto della complessità di questo anno pandemico, ma che proprio alla luce di tale periodo ha individuato alcuni punti programmatici importanti, strategici e innovativi. Accolti dalla Madre Provinciale, Suor Natalina Rognoni, e insieme alla responsabile per i gruppi laicali, Suor Ortensia Vicini, i partecipanti hanno infatti ragionato alla luce del Vangelo di Marco (10, 46-52 da cui è tratto l’episodio di Bartimeo e la domanda che gli rivolge Gesù ossia “Cosa vuoi che io faccia per te?”) sulla opportunità di un “nuovo inizio” dopo la crisi pandemica, condividendo insieme il “come” rinnovarsi, sempre, con gioia, da veri amici di Madre Michel.

Si sono poste le basi per affinare sempre di più l’essere persone e gruppi laicali in grado di testimoniare il carisma michelino di servizio fondato sulle tre parole-chiave “Poveri”, “Preghiera”, “Provvidenza” e, al contempo, si è analizzata la “spendibilità” di quella domanda (“Cosa vuoi che io faccia per te?”) per illuminare sia il rapporto individuale con il Signore, sia quello interpersonale e comunitario affinché le risposte crescano nell’attenzione ai bisogni “effettivi” (non presunti) del prossimo, dando il meglio di se stessi anche in questa dimensione, con la necessaria flessibilità di approccio, con l’esercizio di una santa intuizione, con il sorriso e per dare concretezza al valore della “vicinanza”, in ogni situazione di vita.

Tra gli obiettivi programmatici per i prossimi mesi concordati a conclusione dell’incontro vanno registrati anche quelli di un maggior utilizzo dello strumento delle video-conferenze e dei canali social per tenersi aggiornati e, rischio pandemico permettendo, della stessa intensificazione degli incontri “in presenza” dello staff di coordinamento presso i singoli gruppi italiani.

Guido Astori

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