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I bambini e il dolcetto dopo cena: sì o no?

La pediatra Sabrina Camilli

Per noi adulti mangiare dolci la sera è sempre sconsigliato: addormentarsi con un carico di zuccheri sullo stomaco non è mai salutare. Ma per i bambini che principio vale? E, soprattutto, si può fare qualche eccezione? Ecco la mail che una mamma ci ha mandato in redazione:

Cara dottoressa,
Il mio bambino di 5 anni è sempre stato un tipo poco interessato al cibo, non goloso, sempre magro (ma con il pediatra controllavamo la sua curva di crescita ed era sempre corretta, è proprio di costituzione sottile). Da un po’ di tempo mi chiede a fine cena: “Mamma, hai un dolce?”. Gli ho proposto di fare insieme dei muffin con farina integrale e gocce di cioccolato fondente e lui era entusiasta. Poi però mi sono chiesta se fosse una pratica nutrizionalmente corretta. So che gli zuccheri e i dolci in generale prima di andare a dormire non sono il massimo, è solo che per una volta che mio figlio manifesta interesse per il cibo volevo accontentarlo! Mi potrebbe dare un consiglio?

Abbiamo chiesto lumi direttamente alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli. Ecco cosa ci ha risposto.

«I desideri dei nostri bambini, se sono sogni realizzabili, vanno sempre presi in considerazione. Quindi perché no? Preparare un dolce insieme, con delle caratteristiche anche nutrizionalmente corrette, può essere una bella idea. Consiglio però di sottolineare al piccolo, creando l’adeguato clima di complicità, che si tratta di una “coccola speciale” e le “cose speciali“ si fanno per loro natura una volta ogni tanto: non possono essere replicate sempre, altrimenti perdono quel carattere di magia e unicità.

Quindi la torta si può fare, ma non tutti i giorni. Il fatto stesso di prepararla insieme ha delle note positive: prevede di trascorrere del tempo con la mamma, fare una bella attività dove il bambino sviluppa la sua manualità e ha l’occasione di arricchire la relazione con il genitore. Per quanto riguarda il dato nutrizionale si è vero, alla sera non è corretto aumentare il carico dei carboidrati perché questo rende la digestione più difficoltosa e il bambino dorme meno bene. Questo è un consiglio di salute che vale sia per gli adulti sia per i bambini. Per fissare questo concetto, si usa la metafora: “Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri”, una buona regola di vita a cui attenersi il più possibile.

Se il bambino desidera dolci alla sera vuol dire che non ha avuto un apporto proteico soddisfacente durante la giornata: una carenza di proteine porta quindi a cercare più carboidrati. Bisogna quindi fare in modo che i piccoli facciano una colazione ricca di proteine, ricordando che queste si trovano nel latte, nello yogurt, in una fettina di bresaola, o in una di prosciutto. Se il carico proteico è adeguato, i bimbi chiederanno con meno frequenza il dolce alla sera. Una coccola, ovvero mezzo quadratino di cioccolato fondente dopo cena può anche andare, ma non come abitudine».

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