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Minerva cambia voce

“100 anni fa” di Carlo Re

Il fondo de La Libertà n° 13 del 31 marzo 1922 dal titolo Minerva cambia voce – riporta il discorso del ministro Anile del Ppi al Senato, dal quale stralcio «Le scienze naturali e fisiche acquistano dignità in quanto si svolgono nel campo della pratica e si preoccupano di dominare e utilizzare la natura… Nessun contrasto assoluto tra scienza e filosofia, tra pensiero e fede, tra critica e sentimento […] E dopo l’inaugurazione del nuovo Centro Studi dell’Università Cattolica di Milano […] La forza religiosa è la sola che ci richiama alla concordia, ci spenga gli odi e ci ricordi i vincoli sacri della fratellanza umana […] Chi studia si avvicina sempre a noi, da qualsiasi parte venga, soltanto l’ignoranza è temibile […] chiunque ami i propri figli ritorna con senso nostalgico alla scuola dove, parlando di Dio, l’anima si purifica e si eleva.

Collaborazione coi Socialisti. C’è una lunga analisi delle trattative svolte dai popolari per convincere i socialisti a sganciarsi dai comunisti per concludere che “non ci illuderemo mai della buona fede dei socialcomunisti… giustizia e sincerità per loro sono nomi vani e tutt’al più servono di paravento ai loro biechi propositi”.

La croce del cimitero. Altre due colonne dedicate alla vicenda con interventi dei cattolici alessandrini, il manifesto della Giunta Diocesana, le spiegazioni del Municipio che ne smentiscono la vendita intendendo spostarla di alcuni metri verso la chiesa sul piccolo viale trasversale del campo delle sepolture; c’è il commento al comunicato municipale che si conclude con “non sappiamo conciliare il rispetto al sentimento religioso col rimuovere la Croce dall’area Sacra per ogni credente, onde confinarla in un posto secondario.

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