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Impetigine sulla pelle: di cosa si tratta e come curarla

La pediatra Sabrina Camilli

L’impetigine è un’infezione della pelle molto frequente nei bambini soprattutto sotto i 10 anni di età: può comparire sia sulla pelle sana sia su una cute che presenti già dermatite o punture di insetto. Cerchiamo di capire assieme alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli, di cosa si tratta e soprattutto come possiamo intervenire qualora colpisse i nostri piccoli.

Dottoressa, anzitutto come si scatena questa infezione nei nostri figli?

«Succede questo: il bambino gratta la cute sentendo fastidio e con le manine non pulite determina l’infezione. L’impetigine è una malattia tipica della stagione primaverile ed estiva: infatti capita quando i bambini, giocando all’aperto (in campagna, al parco o al mare) si grattano con le mani che hanno appena infilato nel terreno o nella sabbia. Si tratta di un’infezione di tipo batterico causata da stafilococchi e streptococchi».

Si tratta di una malattia contagiosa?

«È moderatamente contagiosa. Molto frequente è l’infezione alla base del naso (che sovente viene confusa con l’herpes) o nell’orecchio esterno. Si presenta con vescicole e pustoline che compaiono sulla pelle delle zone esposte, come il viso o gli arti, quindi confluiscono tra loro e rompendosi formano una crosticina vischiosa color miele. L’infezione può diffondersi poi ad altre parti del corpo attraverso le mani, i vestiti, gli asciugamani».

C’è una forma più grave?

«La forma più impegnativa è quella definita “bollosa”: può colpire i lattanti e i bambini piccoli. Le bolle sono piene di liquido giallo e si manifestano soprattutto nelle zone coperte dal pannolino: in questo caso il bambino può essere molto sofferente ed è importante curarla in tempi rapidi ed eseguire eventualmente un’emocultura per escludere la presenza di batteri più pericolosi».

Come possiamo curarla?

«La terapia dell’impetigine consiste nella disinfezione con acqua ossigenata o altre soluzioni disinfettanti e creme o soluzioni antibiotiche da applicare localmente. Se la guarigione è lenta o le lesioni sono particolarmente diffuse, bisogna ricorrere agli antibiotici per via orale e per una durata di sette – dieci giorni. Ricordo che è importante intervenire anche con i fermenti lattici di buona qualità. In caso si voglia utilizzare l’omeopatia consiglio Pyrogenium o Mercurius Solubilis alla 5 ch in associazione a lavaggi con Calendula Tm diluita in una soluzione fisiologica La migliore prevenzione è comunque la pulizia e disinfezione delle manine: non bisogna dimenticare di tenere sempre corte le unghie dei nostri bimbi».

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