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Tutti Sherlock, con l’x-scape room!

“Collezionare per credere” di Mara Ferrari

L’x-scape room consiste in una stanza chiusa con quadri, librerie e scaffali affollati di oggetti alla rinfusa, bambole di pezza, giradischi, soprammobili, monitor, decine di cassetti e armadi bloccati da lucchetti di ogni tipo. A metà strada tra una caccia al tesoro, un gioco di ruolo e un gioco strategico… Una piccola stanza, sessanta minuti che scorrono inesorabili, una sola via di fuga e tanti enigmi da risolvere per ottenere la chiave d’uscita. Potrebbe sembrare un videogame o una scena da film dell’orrore, invece si tratta di un passatempo tutto da scoprire, quello degli escape games (giochi di fuga dal vivo).

Ogni x-scape experience è un gioco di logica nel quale i concorrenti, rinchiusi in un ambiente allestito a tema, tentano di uscirne attraverso la ricerca di indizi e la soluzione di vari enigmi. Si gioca in gruppo, di solito un team di amici affiatati, che sappiano cosa significa “fare squadra”: saranno enigmi e indovinelli a mettere a dura prova le loro abilità. Cosa serve in una x-scape room? Ragionamento, lucidità e, come sempre, un pizzico di fortuna! L’esperienza è adatta anche ai ragazzi, in modo da ricavare un approccio divertente alla cultura e alla storia, o ai collezionisti che scalpitano all’idea di tuffarsi in film di successo come la saga di Harry Potter, che ben si presta a pozioni, magie, enigmi… A dominare l’atmosfera ci pensano suspence, adrenalina e le tinte noir; solo un efficace lavoro di squadra accenderà la scritta “exit”, sbloccando così la porta d’ingresso: l’x-scape experience in perfetto stile Sherlock Holmes è al Castello di Piovera (ilmisterodelcastello.it).

Per chi invece ama cimentarsi con altri generi di enigmi, ad esempio con dei “bijoux amuleti”, segnalo le creazioni di Vane (simonetta.pout@yahoo.it) o gli sfiziosi “rubik cartacei” dell’artista Barbara Grilli (grilli.barbara@gmail.com), appassionata di quilling paper, una tecnica di arrotolamento della carta. Ci sono molteplici possibilità, in base alla forma iniziale della carta, per poter realizzare progetti semplici o complessi. Utilizzando più fogli, vengono costruiti più moduli uguali che si possono unire tra di loro attraverso incastri, alette e tasche.

La saldatura tra più moduli può avvenire tramite pieghe che bloccano parte dei moduli tra loro. Oppure, per i raccoglitori più nostalgici, consiglio l’inossidabile cubo di Rubik che quest’anno entra nei fatidici “anta”: le versioni sono davvero tante e un bel web surfing vi aiuterà a trovare quella più adatta a voi!

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