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Insieme in Pellegrinaggio

Pastorale della famiglia

Vogliamo proprio ringraziare il Signore per la comunione e la gioia con le quali domenica scorsa, 26 giugno, abbiamo vissuto il Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia, partito dalla parrocchia di Santo Stefano per giungere alla Cittadella, pregando il Rosario della famiglia accompagnato dai canti di festa animati dai bambini e dai ragazzi.

Famiglia di famiglie. Ci siamo riuniti per pregare per le famiglie ritrovandoci a vivere noi stessi l’esperienza di famiglia e di fraternità, di Chiesa in uscita; nonostante il caldo torrido ci siamo messi in cammino pregando Maria per tutte le famiglie e in particolare per quelle della Diocesi che sono più in difficoltà: come prenderci cura delle famiglie se non partiamo prima dalla preghiera?
In Cittadella c’è stato poi il momento della condivisione e delle testimonianze di fratelli e sorelle dei diversi Movimenti che hanno raccontato come il Signore ha guidato la loro vita e l’ha trasformata: Comunione e Liberazione, Famiglie per l’Accoglienza, Equipes Notre-Dame, Gruppo famiglia di S. Alessandro, Rinnovamento nello Spirito Santo, Movimento dei Focolari, Centro Aiuto alla vita, in un clima festoso e informale.

Un bel momento preparato dai bambini e ragazzi, protagonisti anche dei canti e dell’animazione, è stato il “mimo” sull’amore di Gesù che ci libera dalle catene e dalle schiavitù per ridarci la dignità di figli di Dio. Emozionante davvero! Durante tutto questo tempo, Gesù Eucarestia era presente nella Tenda della Misericordia dove era possibile anche accostarsi al Sacramento della riconciliazione e ricevere il suo perdono.

Nel corso della Celebrazione Eucaristica, Sua Eccellenza monsignor Gallese ci ha guidato nel cammino della fede invitando le famiglie, come Eliseo, a lasciare tutto e camminare dietro al Signore dove Lui vorrà. La questua è stata destinata all’associazione “Famiglie per l’accoglienza” che ad Alessandria sta ospitando profughi provenienti dall’Ucraina. Caro Andrea, accettiamo la sfida che hai lanciato nel tuo editoriale dello scorso numero di Voce. Ci stiamo pensando e… pregando: come ha detto papa Francesco nell’omelia del 25 giugno, l’amore delle famiglie deve essere aperto, estroverso, non deve chiudersi in se stesso.

L’Incontro mondiale delle Famiglie è l’inizio di un percorso che ci guiderà ad approfondire i temi dell’Amoris Laetitia, ma anche a costruire occasioni di incontro e condivisione tra famiglie. lo Spirito Santo davvero ci illumini. Un grazie “caloroso” va ai tanti amici con cui abbiamo condiviso la preparazione e la realizzazione di questo momento, e ai nostri compagni di viaggio dell’Ufficio famiglia: don Luciano, Silvia e Valeriano, Gianni e Luisa, gli amici delle Aggregazioni laicali coordinati da Riccardo, Ferruccio Carosio per il servizio audio e i nostri instancabili fratelli del Rinnovamento nello Spirito Santo. Teniamo a ringraziare particolarmente le Istituzioni che ci hanno permesso di organizzare questo evento: in particolare, il Comune di Alessandria, che ci ha fornito grande collaborazione, il Comando dei Vigili urbani, la Questura e i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri. «Sarebbe bello ritrovarsi ancora» è stato uno dei commenti al termine della festa. Sì, è vero: sarebbe bello trovarsi ancora insieme.

Diego Lumia e Larives Bellora
Ufficio famiglia diocesano

Le testimonianze

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Ogni giorno come figli imperfetti – Silvia e Valeriano Cresta

«Sono trascorsi dieci anni dal settimo Incontro mondiale per le Famiglie festeggiato allora con Benedetto XVI a Milano, per il quale Valeriano e io, insieme ai nostri amici fraterni dell’Ufficio pastorale, avevamo organizzato il pellegrinaggio per la nostra Diocesi. Quindi il ricordo della distesa quasi infinita di famiglie provenienti da tutto il mondo e radunate nella zona del Parco Nord di Milano ci è da subito tornato alla mente. Quest’anno la formula voluta da papa Francesco è stata diversa, diremmo rivoluzionaria, certo più capillare e diffusa per permettere a tutti di poter partecipare la Festa delle Famiglie, chiamate a vivere la santità ogni giorno come figli imperfetti di Dio con le gioie e i dolori di fronte al mistero della Croce ma con la speranza certa che nel futuro ci sarà sempre del Bene. Dopo tanto tempo, è stato bello per noi poterci unire e dire a gran voce, con Diego e Larives e tanti altri: “La famiglia è viva! Evviva la famiglia!”».

Si può parlare oggi di famiglia? – Gianni e Luisa

«Parlare oggi di famiglia pare essere anacronistico, ma il periodo storico che stiamo vivendo ci insegna che adesso più che mai, è necessario esserci come famiglia, pensare alle famiglie, sognare e lottare per il futuro della famiglia. Farlo tutti insieme, movimenti e associazioni, è già parte del sogno che si realizza. La partecipazione in Cittadella forse poteva essere più numerosa, ma sicuramente la rappresentanza di diverse realtà è stata significativa. Che sia un inizio di nuove relazioni, di nuove collaborazioni? Il seme è stato gettato: concimarlo, innaffiarlo e curarlo perché cresca è compito di tutti».

Una giornata con gli amici – I nostri ragazzi

«“Cosa vi è piaciuto di più del pellegrinaggio delle Famiglie e della festa in Cittadella?” abbiamo chiesto ai nostri ragazzi che hanno partecipato insieme a noi. E loro: “Tutto, ma in particolare quando abbiamo cantato nel pellegrinaggio e nella Messa e quando noi ragazzi abbiamo fatto il mimo, perché era emozionante!”. E ancora: “Avere passato una giornata con i nostri migliori amici!”».

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