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La bagna cauda di Favorite! fa bene…

Collegio Santa Chiara

Torna la Settimana della Ricerca, un evento pensato per diffondere la conoscenza delle attività di ricerca sanitaria condotte all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e dell’Asl Al e supportate da Solidal per la Ricerca.

Numerosi saranno gli eventi di questa II edizione, previsti dal 18 al 28 novembre tra Alessandria e Casale Monferrato. L’obiettivo è fare spazio alla ricerca e diffondere la cultura del dono. La ricerca infatti è benessere collettivo, ma richiede tempo, sacrifici, professionalità di varia natura e fondi: ecco perché tutti le iniziative avranno lo scopo benefico di destinare, tramite Solidal per la Ricerca, i fondi raccolti a supporto delle attività di ricerca con l’obiettivo di attivare nuove borse di studio, arricchendo così i laboratori e i reparti del bene più prezioso: le persone.


Durante tutta la durata della Settimana della Ricerca all’osteria contemporanea Favorite!, all’interno del Collegio Universitario Santa Chiara, sarà possibile scegliere il “Piatto della Ricerca”, destinando così parte del ricavato della cena a Solidal semplicemente gustando le ricette di stagione dello chef Giorgio Cantarella. Il ristorante organizza per il 25 novembre una cena Slow Food, a partire dalle ore 20, dedicata al progetto di ricerca sul trapianto di microbiota intestinale per cui l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha ottenuto il riconoscimento dal Centro Nazionale Trapianti.
Per tutto il periodo dal 18 al 28 novembre è possibile degustare due menù gustosi e amici della ricerca: Il primo è “Piatto Presidio Slow Food” che prevede il fagottino con cuore di cardo gobbo di Nizza Monferrato e robiola di Roccaverano e il Bonet di cardo gobbo e castagne. Il secondo si chiama “Piatto Arca del Gusto” e prevede Sancrau casalcermellese, cavolo di San Giovanni con salamino di Mandrogne e bonet di cardo gobbo e castagne. I due menù sono accompagnati dal pane grosso di Tortona da grano San Pastore.

È possibile prenotare al Favorite! sia a pranzo che a cena, basta scrivere al 351 6304935.

«Noi della Condotta Slow Food di Alessandria sosteniamo la Settimana della Ricerca e il messaggio che la salute passa anche attraverso il cibo buono, pulito, giusto e sano» ci spiega Dalia Ghisu, Fiduciaria Slow Food Alessandria. «Lo definiamo “buono” perchè oltre che piacevole dal punto di vista organolettico è anche sano; pulito perché è prodotto in modo attento all’ambiente e al benessere animale; giusto perché rispettoso del lavoro di chi lo produce, lo trasforma e lo distribuisce. Slow Food da sempre si impegna a tutelare la biodiversità di varietà coltivate e selvatiche, anche attraverso i metodi di coltivazione e produzione.

Che cosa avete proposto come materie prime per le preparazioni di questa settimana così importante per la ricerca?

«Per i “Piatti della Ricerca” abbiamo segnalato alcuni prodotti locali oggetto di importanti progetti di Slow Food, come “l’Arca del Gusto” che rappresenta un catalogo di cibi dimenticati e a rischio di estinzione, che appartengono alla cultura, alla storia e alle tradizioni del nostro pianeta: si tratta di circa 5000 prodotti “saliti a bordo” e provenienti da 160 paesi. Abbiamo proposto naturalmente anche i “Presìdi Slow Food”, progetti che sostengono le produzioni di qualità a rischio di estinzione, proteggono regioni ed ecosistemi unici, recuperano metodi di lavorazione tradizionali e salvaguardano razze animali autoctone e varietà vegetali locali. Ogni Presidio coinvolge una comunità di piccoli produttori e fornisce assistenza tecnica per migliorare la qualità produttiva, individuare nuovi sbocchi di mercato e organizzare scambi con produttori a livello internazionale attraverso le grandi manifestazioni targate Slow Food. Ogni Presidio prevede un disciplinare condiviso: si tratta di uno strumento importante che garantisce completa tracciabilità, nonché metodi artigianali e alta qualità».

Ci potrebbe fare qualche esempio?

«I disciplinari richiedono che i produttori eliminino o riducano i trattamenti chimici; impieghino metodi rispettosi del benessere animale, privilegino razze animali autoctone e varietà vegetali locali, utilizzino imballaggi ecologici ove possibile e favoriscano l’impiego di energie rinnovabili. A inizio 2019, erano 577 i Presìdi avviati in 71 Paesi».

Zelia Pastore

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