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«Aiutiamo chi sta peggio di noi»

Giampaolo Mortara, direttore della Caritas diocesana

Giampaolo, il 26 marzo c’è la Colletta nazionale che la Cei ha indetto per le vittime del terremoto in Siria e Turchia. Come sta andando?
«Ci sono alcune parrocchie che si stanno muovendo, ci sono stati momenti di condivisione. La cosa forse che preoccupa di più è che, al di là della prima settimana dove i giornali e le tv ne hanno parlato, la notizia adesso è passata in secondo piano, perché sono successi purtroppo altri eventi drammatici. E poi c’è sempre l’ombra della guerra che è alle porte dell’Europa, quindi più vicina. L’attenzione è calata, rispetto alla Turchia, ma anche rispetto alla Siria, un territorio già comunque martoriato da guerre e da rivolte. La stessa Caritas italiana, che ha informazioni e contatti con le varie reti di Caritas internazionale, dice che alcune zone della Siria sono difficili da raggiungere anche per un discorso di politica interna».

Come si può fare per contribuire?
«Caritas, attraverso i canali internazionali, sta cercando di mettere in piedi una macchina di aiuti che vada oltre un primo soccorso. Anche se in alcune zone è difficile lavorare: in Turchia, per esempio, la stessa Chiesa cattolica non è riconosciuta come organismo. In Siria, invece, Caritas opera già da diverso tempo, anche se non c’è molta libertà di movimento sul territorio. Per dare una mano, io consiglio di seguire le indicazioni nel box qui sotto. Senza aspettare la Colletta della Cei del 26 marzo».

Questi fondi dove andranno?
«Manderemo tutto alla Caritas italiana, che promuove interventi e progetti che siano di ricostruzione e di accompagnamento».

Un’ultima domanda, personale: per quello che vedi oggi, cosa pensi prima di addormentarti?
«Che il mondo è ingiusto, e che tante volte mi sento fuori posto. Magari qui ci lamentiamo di quello che vediamo, di quello che facciamo o che invece non riusciamo a fare. Ma c’è chi sta peggio, molto peggio di noi. E non lo vogliamo capire».

Andrea Antonuccio

 

Donazioni per gli interventi di Caritas Italiana per l’emergenza terremoto: cc. postale n. 347013; donazione on-line tramite il sitocaritas.it; bonifico bancario con causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite: Banca Popolare Etica – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111, Banca Intesa Sanpaolo – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474, Banco Posta – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013, UniCredit – Iban: IT88 U020 08 05206 0000 1106 3119

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