Le persone che ci mostrano la vera novità della vita

Editoriale

Care lettrici,
cari lettori,
dedichiamo questo numero alla nostra Clementissima Patrona, la Salve. Lo facciamo a partire dall’intervista al nostro Vescovo, che ci ha raccontato del suo legame speciale (ma non esclusivo) con Medjugorje, e di come la Madonna della Salve lo abbia in qualche modo “aspettato” quando è arrivato per la prima volta ad Alessandria. E proseguiamo nel Paginone centrale, in cui troverete cinque testimonianze sul tema “Guerra e pace”, che abbiamo scelto come guida del nostro programma “Noi con la Salve”. Ogni anno, incontrare (e far parlare) persone che hanno una vita da raccontare è una sorpresa, almeno per me. E sono tantissime, a dispetto di quel prete diocesano che, agli inizi della mia direzione, con un po’ di spocchia mi apostrofò così: «E quando finirai le persone da intervistare, cosa farai?». Non le ho ancora terminate, anzi… Dei cinque che ho intervistato, tutti hanno una peculiarità in cui si può scorgere una eccezionalità (magari non espressa in maniera esplicita, ma evidentemente presente): a ognuno di loro è capitato “qualcosa” che ha aperto l’orizzonte, per sé e per gli altri. Ecco, grazie all’esperienza di questi anni di Voce (in cui ho intervistato una valanga di persone, su qualunque argomento) una cosa l’ho capita: e cioè che una vita che cambia verso un positivo “reale”, non di mera apparenza, è una vita interessante e merita di essere raccontata. Aggiungo: sarebbe un peccato di omissione non farlo! Perché Cristo (il “qualcosa” di cui dicevo prima, vero portatore di novità nell’esistenza) si mostra proprio nella realtà che viviamo tutti i giorni, oltre che nella Sacra Scrittura e nei Sacramenti. Se gli togliamo questa possibilità, la vita diventa triste, ripetitiva, noiosa (tre precise caratteristiche del Maligno). Chiediamo alla Madonna della Salve che ci mostri il Figlio. Di tutto il resto possiamo anche fare a meno…

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