“Il Santo Padre ci invita a guardare in faccia una realtà che è antica quanto l’uomo: le false notizie, le fake news. Si tratta di notizie verosimili ma non verificate e proprio questa forza di simulazione le rende pericolose”. Così monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede (SpC), commenta il tema del Messaggio del Santo Padre per la 52ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2018 “‘La verità vi farà liberi’ (Gv 8,32). Notizie false e giornalismo di pace” reso noto, come da tradizione, nella festa dei santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. “In particolare – prosegue mons. Viganò – le fake news si sviluppano in maniera strategica attorno a temi di particolare impatto emotivo oppure alla vigilia di particolari scadenze come le elezioni politiche”. Per il prefetto della SpC, “oggi il fenomeno è esploso per lo sviluppo dei social media ma questo non significa che i media tradizionali ne fossero e ne sono immuni”. “Solo quando il profilo professionale del giornalista, sia nelle forme dei media tradizionali che in quelle social, saprà con onestà ricercare la verità dei fatti, avremo una comunicazione non che distrugge e divide, non che polarizza ma piuttosto capace di tenere insieme, di far emergere contributi dentro una visione unitaria e non omogenea. Insomma – conclude – una comunicazione che invece d’essere impegnata a fare guerre sia impegnata a costruire esperienze di pace”.
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