Questa primavera sono stato a Roma, ospite delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Mi sono fermato due notti, ma non sapevo che fossero notti “particolari”: Madre Clelia Merloni era finalmente tornata a casa. Sono stato accolto da suor Vida, nata in Albania ma cresciuta in giro per il mondo, che mi ha subito raccontato di una strana felicità che in quei giorni stava animando lei e le sue consorelle. All’inizio non ho ben capito cosa intendesse dire e francamente mi sembrava tutto molto strano. Nel pomeriggio invece, parlando con suor Paola (la segretaria della provincia italiana), ho capito quale fosse il punto della questione. Il corpo della loro amata Madre Clelia era stato esumato dal tumulo che si trovava all’interno della loro chiesetta e a ottant’anni dalla morte era ancora integro! In sostanza, il corpo di Madre Clelia non si è decomposto né presenta principi di decomposizione, come se la natura fosse stata “sospesa”. Infatti, non esiste spiegazione scientifica per un evento del genere, mentre per i cristiani è la conferma che come l’anima, anche il corpo, purificato e santificato, non perisce. Questo avvenimento nel tempo è diventato un grande segno di Santità: sono circa 250 i Santi cattolici esumati e trovati integri. Il giorno seguente, prima di ripartire, ho ricevuto un grande regalo che porterò sempre con me consapevole che la Santità non è solo una questione spirituale, ma che è anche carne e si può toccare.
Enzo Governale
@cipEnzo