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Martedì di Avvento – Le dimensioni culturali del cibo

Martedì 11 dicembre secondo appuntamento dei “Martedì di Avvento”, promossi dalla Diocesi di Alessandria in collaborazione con il Centro di Cultura dell’Università Cattolica e con il gruppo locale del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale). Barbara Viscardi, presidente del gruppo alessandrino del Meic e mons. Vittorio Gatti hanno presentato il relatore della serata, il prof. Paolo Corvo, sociologo e docente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, esperto di tematiche legate al rapporto tra prodotti tipici, economie locali e sostenibilità, dei processi di globalizzazione e della loro influenza sulle dinamiche della società civile. Affrontando il tema della serata, “Dimensioni culturali del cibo”, il relatore ha messo in luce le molte antinomie che caratterizzano questo argomento.

“Siamo in un contesto che spettacolarizza, sono più di settanta i programmi televisivi dedicati a questo argomento – ha affermato Paolo Corvo – in realtà c’è ben poca scientificità e razionalità in tali proposte e i comportamenti rivelano che nella quotidianità la spesa per il cibo si riduce, che molto poco è il tempo dedicato a cucinare e , spesso anche a mangiare.” Ha poi sottolineato come il cibo sia un formidabile strumento di convivialità e di inclusione, parla un linguaggio universale che va oltre le parole e che tutti possono comprendere. Oggi assistiamo a un recupero delle tradizioni, della gastronomia locale, ma parallelamente alla diffusione di un cibo multietnico, a una cucina che propone piatti “meticciati”, cioè che utilizzano ingredienti di altre culture (si pensi allo zenzero e alla curcuma per ricordare i più famosi) e contribuiscono a veicolare comunicazioni interculturali; non si perde l’identità, ma si fondono elementi di contesti diversi. L’ampio e stimolante dibattito ha consentito di approfondire i temi dello spreco, della contrapposizione tra fame e obesità e quello dei condizionamenti della società globale. Corvo ha ribadito che i consumatori sono certamente vittime di condizionamenti, ma possono esercitare la loro libertà responsabilmente, se sono consapevoli che anche l’acquisto quotidiano di un prodotto è un gesto che ha valore politico, che può diventare strumento di valorizzazione della società civile. Mons. Vittorio Gatti, concludendo la serata, ha portato il saluto e il grazie del Vescovo, mons. Guido Gallese, impossibilitato a partecipare per una lieve indisposizione, augurandosi che i molti spunti offerti possano tradursi in buone prassi.

L’appuntamento è per martedì 18 dicembre con il teologo don Cesare Pagazzi, che svolgerà una relazione su “La fame: carne e spirito”. Don Cesare insegna alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e ha recentemente pubblicato un libro dal titolo “Gesù cuoco”.

G. B.

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