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“Ci prendo gusto” – Esperienza di Chiesa a misura di bambini e ragazzi

In un anno in cui il cammino dell’Azione Cattolica Ragazzi è accompagnato dallo slogan “Ci prendo gusto”, viene spontaneo presentare il campo-scuola estivo elencandone gli ingredienti. Numerosi bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, assidui partecipanti e nuovi arrivati, dai paesi e dalla città, chi inserito in parrocchia e chi alla ricerca di un gruppo di riferimento. Un gruppo di animatori ed educatori, giovani e adulti che hanno scelto di offrire questo servizio come volontari, investendo tempo, energie e risorse con entusiasmo e disponibilità.

L’assistente diocesano e alcuni sacerdoti che, convinti del valore di questa proposta, hanno scelto di promuoverla tra i loro parrocchiani ed accompagnarli in questo tratto di strada. Un’associazione, l’Azione Cattolica, che vuole essere esperienza di Chiesa anche attraverso iniziative a misura di bambini e ragazzi. Una Casa, la Maria Nivis, che fa parte della nostra storia e nella quale continuiamo a sperimentare il calore dell’accoglienza e della condivisione anche grazie allo stile della cooperativa Coompany2 che la gestisce. Un’attraente località della Valle d’Aosta, Torgnon, in cui vivere una settimana immersi nella meraviglia del creato. E la ricetta?

Sembra non esistere, anche se sono decenni che l’appuntamento dei campi-scuola si ripete senza interruzioni nella nostra diocesi come in centinaia di altre realtà che attraversano tutta l’Italia. È un intenso mix di momenti di gioco, riflessione, svago, preghiera, camminate e tante altre attività, in cui assaporare quanto la vita comunitaria è entusiasmante ma altrettanto impegnativa perché ciascuno deve mettere la propria dose di responsabilità e partecipazione. E proprio questo aggiunge a ogni campo-scuola “ingredienti segreti”, da scoprire e abbinare con creatività per provare un gusto speciale e inconfondibile, difficile da raccontare ma che si ricorda anche a distanza di tempo stuzzicando nuovamente l’appetito. Non abbiamo la ricetta ma sappiamo che è richiesta una lunga preparazione e non si può improvvisare.

È questo il motivo che ci spinge a promuovere fin d’ora il campo-scuola perché possa essere un’iniziativa condivisa con tante parrocchie come già da anni avviene positivamente con alcune. Desideriamo in particolare supportare quelle comunità che non hanno la possibilità di organizzare un campo-scuola in autonomia e offrire a quelle che vivono la valida esperienza dei centri estivi l’opportunità di completarla con una settimana molto speciale. Se poi l’assaggio di questa collaborazione coinvolge anche nuovi animatori ed educatori, si possono aprire prospettive ancora più ricche di sapore. E allora… prendiamoci gusto insieme!

La presidenza diocesana AC

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