“La testa e la pancia” di Silvio Bolloli
E così, dopo dieci anni difficilmente ripetibili, sembra veramente che l’epopea di Luca Di Masi, ad Alessandria, si sia definitivamente conclusa. Nostalgia e qualche rimpianto sono gli stati d’animo dominanti in capo al sottoscritto, al pari d’una viva preoccupazione per il futuro perché, pur non avendo ottant’anni, non mi è stato difficile capire che, da queste parti, è passato quasi mezzo secolo per rivedere l’Alessandria in Serie B mentre l’uomo che ha impresso il proprio sigillo su questa storica impresa è stato “salutato” con fischi ed insulti da una tifoseria sostanzialmente ingrata che troppo presto ha dimenticato gli straordinari risultati sportivi conseguiti.
Adesso sono arrivati due italo-francesi: Alain Pedretti e Enea Benedetto – dei quali non è facile avere molte notizie nonostante la potenza della rete – i quali sono stati accolti con inevitabile incredulità dalla piazza locale e che dovranno essere giudicati – ovviamente in termini sportivi – per quanto sapranno fare.
Resta anche l’anomalia di un management che, all’apparenza, parrebbe confermato e che ha indotto taluni ad affermare che dietro i nuovi ci sarebbe ancora la longa manus del precedente Patron.
Mi sembrano voci sostanzialmente fantasiose, ma nella vita è possibile tutto….o quasi…