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Campagna acquisti, niente fuochi d’artificio

La campagna acquisti/cessioni 2017 dell’Alessandria calcio ha lasciato sconcertata la testa e, per una volta d’accordo, anche la pancia: vediamo però di andare per ordine e di fare un po’ di chiarezza sui vari punti. Tanto per cominciare, le cessioni hanno visto, alla voce partenti, il giocatore tecnicamente più forte (Iocolano), il bomber più prolifico (Bocalon) e il folletto della fascia destra (Marras): tutte, all’apparenza, senza che venisse ingaggiato un giocatore con analoghe caratteristiche.
Diamo uno sguardo ai i nuovi arrivati: Sciacca, Agazzi, Gazzi e Bellomo sono quattro fuori quota, con età variabili tra i trentatré ed i trentaquattro anni (la qual cosa non ha impedito la stipulazione di un paio di biennali, nel caso di specie a Gazzi ed a Bellomo) mentre, quanto ai nuovi ingressi, pastore, chia- Silvio Bolloli mato a sostituire d’un colpo sia Barlocco che Manfrin, pare non eccellere per doti difensive (essendo più propenso all’impostazione che non alla copertura) mentre Bunino dovrà dimostrare di avere numeri paragonabili a quelli di Riccardo Bocalon.
Ed ora, le contrattualizzazioni: Magalini era stato giustamente criticato per le quadriennali? Il suo successore Sensibile ha fatto un pieno di biennali e triennali, anche con quattro fuori quota quali quelli sopra indicati. Tirando dunque le somme, la campagna acquisti/cessioni dell’Alessandria ha visto partenze importanti, arrivi che possono suscitare qualche dubbio (non per le qualità dei giocatori, quanto per i vuoti che gli stessi dovrebbero colmare) e impegni di bilancio ancora una volta a lunga scadenza.
Non ci vergogniamo quindi di dire che, anche solo sulla carta, questa sembra la peggior campagna da quando Di Masi è al timone dell’ “Alessandria calcio” ma proprio quest’ultimo dato è quello che infonde, nella pancia dei tifosi, una luce di speranza. Se, infatti, dopo anni di fuochi artificiali e annunci altisonanti non è mai giunta la serie b, che non sia questa, che non parte propriamente sotto i migliori auspici, la stagione buona?

 

Silvio Bolloli 

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