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La Pediatra risponde – Le strategie per prevenire l’influenza

Proseguiamo il discorso iniziato sul numero scorso. Sull’influenza possiamo dire ancora molte cose. Alcune di queste possono sembrare banali, ma è importante ribadirle. Nella mia esperienza noto che i genitori si spaventano molto per il sintomo febbre: un antipiretico deve abbassare la temperatura corporea, non necessariamente portarla a 36 gradi. Attraverso la febbre, cioè attraverso il rialzo termico, il nostro organismo produce sostanze chiamate interleuchine, le quali ci permettono di difenderci dall’attacco virale. Altra cosa importante è l’uso di antibiotici, che deve essere sempre consigliato dal medico. L’uso improprio sta portando in a un aumento di batteri resistenti agli antibiotici più comunemente utilizzati. Un’altra considerazione utile è quella sulla profilassi: è importante che i nostri bambini si lavino spesso le mani. Bisogna essere sempre vestiti in maniera adeguata; nei luoghi chiusi non è il caso di stare con piumini, cappelli o sciarpe, come spesso vedo nei nostri ambulatori. Inoltre, durante i periodi epidemici si evitino il più possibile luoghi come i centri commerciali, dove è maggiore la possibilità di ammalarsi, soprattutto per i bambini sotto i due anni di età. Sia durante la profilassi che durante le infezioni è importante seguire una corretta alimentazione, riducendo al minimo l’assunzione di zuccheri raffinati, cacao e cibi molto grassi (würstel, patatine fritte). Quindi l’alimentazione più adeguata prevede cinque porzioni giornaliere, tra frutta e verdura, con spremute di frutta stagionale. Ma soprattutto è opportuno ridurre la quantità di cibi lievitati come pane, focaccia e pizza che possono determinare nell’intestino dei nostri bambini un’alterazione qualitativa e quantitativa della flora intestinale.

Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org

A cura di Sabrina Camilli

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