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Karol Wojtyla: «Permettete che affidi tutto ciò a Maria in modo nuovo e solenne»

Pellegrinaggio Apostolico in Polonia (2-10 giugno 1979)
Santa messa e atto di consacrazione alla Madonna
Omelia del Santo Padre Giovanni Paolo II
Czestochowa Jasna Gora

4 giugno 1979

1.“Vergine Santa che difendi la chiara Czestochowa…”. Mi tornano alla mente queste parole del poeta Mickiewicz, che, all’inizio della sua opera “Pan Tadeusz”, in una invocazione alla Vergine ha espresso ciò che palpitava e palpita nel cuore di tutti i polacchi, avvalendosi del linguaggio della fede e di quello della tradizione nazionale. […] I Polacchi si sono abituati a legare a questo luogo e a questo Santuario le numerose vicende della loro vita: i vari momenti gioiosi o tristi, specialmente i momenti solenni, decisivi, i momenti di responsabilità come la scelta del proprio indirizzo di vita, la scelta della vocazione, la nascita dei propri figli, gli esami di maturità… e tanti altri momenti. Si sono abituati a venire con i loro problemi a Jasna Gora per parlarne alla Madre celeste, Colei che ha qui non solo la sua Immagine, la sua Effigie – una delle più note e venerate nel mondo – ma che è qui particolarmente presente. È presente nel mistero di Cristo e della Chiesa, come insegna il Concilio. È presente per tutti e per ciascuno di coloro che pellegrinano verso di lei, anche solo con l’anima e con il cuore, quando non possono farlo fisicamente. I Polacchi sono abituati a questo. Vi sono abituati anche popoli affini, nazioni confinanti. Sempre più, giungono qui uomini da tutta l’Europa e dal di là di essa. […]

2. Più volte si recò qui Papa Pio XI, naturalmente non come Papa, ma come Achille Ratti, primo Nunzio in Polonia, dopo la riconquista dell’indipendenza. Quando, dopo la morte di Pio XII, è stato eletto alla Cattedra di Pietro Papa Giovanni XXIII, le prime parole che il nuovo Pontefice rivolse al Primate di Polonia, dopo il Conclave, si riferirono a Jasna Gora. Egli ricordò le sue visite qui, durante gli anni della sua Delegazione apostolica in Bulgaria, e chiese soprattutto una preghiera incessante alla Madre di Dio, secondo le intenzioni inerenti alla sua nuova missione. La sua richiesta è stata soddisfatta ogni giorno a Jasna Gora e non soltanto durante il suo pontificato, ma anche durante quello dei suoi Successori. Tutti sappiamo quanto desiderasse venire qui in pellegrinaggio Papa Paolo VI, così legato alla Polonia fin dal tempo del suo primo incarico diplomatico presso la Nunziatura di Varsavia. Il Papa che tanto si adoperò per normalizzare la vita della Chiesa in Polonia particolarmente per quanto attiene all’attuale assetto delle Terre dell’Ovest e del Nord. Il Papa del nostro millennio! Proprio per il millennio, egli voleva trovarsi qui come pellegrino, accanto ai figli e alle figlie della Nazione polacca. Dopo che il Signore chiamò a sé Papa Paolo VI nella solennità della Trasfi gurazione dell’anno scorso, i Cardinali ne scelsero il Successore il 26 agosto, giorno in cui in Polonia, e soprattutto a Jasna Gora, si celebra la solennità della Madonna di Czestochowa. La notizia dell’elezione del nuovo Pontefice Giovanni Paolo I fu comunicata ai fedeli dal Vescovo di Czestochowa, durante la stessa celebrazione serale. Che cosa debbo dire di me, a cui dopo il pontificato di appena 33 giorni di Giovanni Paolo I, è toccato, per imperscrutabile decreto della Provvidenza, di accettarne l’eredità e la successione apostolica alla Cattedra di San Pietro, il 16 ottobre 1978? Che cosa debbo dire, io, primo Papa non italiano dopo 455 anni? Che cosa debbo dire io, Giovanni Paolo II, primo Papa Polacco nella storia della Chiesa? […] La chiamata di un figlio della nazione polacca alla Cattedra di Pietro contiene un evidente e forte legame con questo luogo santo, con questo Santuario di grande speranza: “Totus tuus”, avevo sussurrato, nella preghiera, tante volte, dinanzi a questa Immagine.

3. Ed ecco oggi sono di nuovo con voi tutti, carissimi Fratelli e Sorelle: […] se vogliamo sapere come interpreta questa storia il cuore dei Polacchi, bisogna venire qui, bisogna porgere l’orecchio a questo Santuario, bisogna percepire l’eco della vita dell’intera nazione nel cuore della sua Madre e Regina! […]

4. Il Papa Paolo VI accettò questo atto di consacrazione quale frutto della celebrazione del millennio polacco di Jasna Gora, come ne fa fede la sua bolla, che si trova presso l’immagine della Madonna Nera di Czestochowa. Oggi il suo indegno Successore, venendo a Jasna Gora desidera rinnovarlo il giorno dopo la Pentecoste, proprio mentre in tutta la Polonia si celebra la festa della Madre della Chiesa. […] Permettete che io porti qui, come ho fatto tempo fa nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore, e poi in Messico nel Santuario di Guadalupe, i misteri dei cuori, i dolori e le sofferenze, e infine le speranze e le attese di questo ultimo scorcio del XX secolo dell’era cristiana.

Permettete che affidi tutto ciò a Maria.
Permettete che glielo affidi in modo nuovo e solenne.
Sono uomo di grande fiducia.
Ho imparato ad esserlo qui.

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