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Preparazione ai sacramenti – Il matrimonio, scelta di libertà

Nella parrocchia di San Michele, all’oratorio di via Remotti, giovedì 8 novembre alle ore 21.15 inizia il corso di preparazione al matrimonio. Per saperne di più abbiamo intervistato don Giuseppe Bodrati, che da vent’anni fa parte dell’équipe che organizza i corsi prematrimoniali.

Don Giuseppe, ci può spiegare bene come funzionano?
«Si tratta di sei incontri che vengono organizzati nell’ex zona Tanaro. Durano poco più di un’ora, e si discute insieme del valore delle nozze cristiane. All’inizio ogni coppia presenta la propria storia, poi c’è un momento di riflessione dove si cerca di far emergere tutti i punti principali del Sacramento del matrimonio. Il corso ha la funzione di far riflettere le coppie: ci è già capitato che alcuni abbiano rinunciato a sposarsi dopo l’incontro. Proprio per questo il primo invito che facciamo è di essere veri. Se una coppia non ha fede, risulta poi difficile costruire un matrimonio insieme perché manca la verità».

Da quanti anni si occupa di preparare questo corso?
«Me ne occupo da più di vent’anni. Insieme con me c’è l’équipe di preparazione al matrimonio formata dalla coppia Luciano Zanon e Lorella Giordano, con l’aiuto spirituale di don Mario Bianchi e don Ivo Piccinini».

In questi anni avrà visto molte coppie: cosa sta cambiando nel matrimonio?
«Bisogna riconoscere che, negli ultimi anni, si arriva a questo Sacramento con già una convivenza e dei figli alle spalle. È bello vedere come molte coppie si stupiscono di come le nozze siano viste dalla Chiesa, si stupiscono vedendo che questa è una scelta di libertà. Per molti questi incontri sono l’occasione per riavvicinarsi alla Chiesa e per risolvere dei dubbi».

Come la Chiesa considera la convivenza?
«Cerchiamo di dare il massimo senso dell’accoglienza, ma riportiamo ciò che il Signore ha manifestato attraverso la Parola. Noi non vogliamo dare la ricetta della felicità, ma desideriamo raccontare che il matrimonio cristiano non è un’utopia, ma è possibile viverlo, anche con qualche difficoltà, con la luce della Parola e con il sostegno della Grazia».

Ha un aneddoto da raccontarci?
«Rimango stupefatto dalle esperienze che le coppie ci raccontano, sentiamo storie incredibili. Posso ricordare le nozze di nostri due collaboratori che si sono uniti con un matrimonio francescano e prima della celebrazione hanno portato la loro esperienza nelle scuole superiori di Alessandria».

Alessandro Venticinque

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