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Conoscere l’amore cristiano

Partono i corsi prematrimoniali: intervista a don Giuseppe Bodrati

«Non vogliamo insegnare, ma riflettere sul senso religioso delle nozze»

Giovedì 7 novembre partirà il corso di preparazione al matrimonio per la Zona Fiumi, nella Parrocchia di san Michele. Si tratta di una serie di incontri curati da don Giuseppe Bodrati, con Lorella e Luciano Zanon (per informazioni: 342 1782631). Per saperne di più abbiamo fatto qualche domanda a don Giuseppe.

Parliamo dei corsi prematrimoniali.
«Le coppie che hanno intenzione di celebrare le nozze cristiane nei prossimi mesi potranno partecipare a questi incontri di riflessione e di formazione. Preferiamo non chiamarlo “corso prematrimoniale”, non vogliamo istruire ma riflettere seriamente sul senso religioso delle nozze cristiane, di cui molti hanno una visione parziale e tradizionale. Con il corso noi presentiamo un percorso verso le nozze, e queste nozze seguono il patto nuziale dove tu ci metti la faccia e, indipendentemente dal risultato, prometti davanti a Dio che perseguirai quella strada, costi quel che costi».

Di che cosa si parlerà?
«Nei corsi che seguo, quelli della zona Fiumi, è prevista una parte iniziale dove i fidanzati si presentano agli altri: dove si sono conosciuti, e quale è stato il percorso che li ha portati a scegliere di chiedere le nozze cristiane. Poi c’è una serata dedicata alla persona, una dedicata alla costruzione della coppia e una alla sessualità, intesa proprio come segno».

In questi anni chi si è trovato davanti?
«Spesso le coppie che si presentano non hanno una visione cristiana, tanto che in molti casi sono già conviventi. Ma ci dicono che riflettendo sulla loro condizione sentono che manca qualcosa. In effetti, chi vive il mistero dell’amore in modo serio si accorge che l’amore come donazione è qualcosa di particolare. Loro sono abituati a dire “Ti amo” perché uno “serve” all’altro: è un po’ l’amore dell’Eros, cioè interessato. Poi invece c’è l’amore della benevolenza, della donazione, dell’oblazione, per cui arrivi a dire “Ti amo” anche se non sai bene perché. Ma c’è questo senso di donazione, che fa dell’amore cristiano qualcosa di particolare e differente».

An. Al.

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